Dal T9 a Swype scrivi come pensi di scrivere
22 Giugno 2010 Pubblicato da Pino Bruno
- 22 Giugno 2010
- SCENARI DIGITALI
- android, apple, cittadinanza digitale, consumatori, internet, iPhone, linguaggi, Nokia, Samsung, telefonia cellulare
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Si chiama Swype e vuole emulare sui touchscreen il mirabolante successo del T9 – il predictive text – sui cellulari tradizionali. Digiti una lettera e vengono fuori parole e frasi che potrebbero adattarsi a ciò che si vuole scrivere. Il T9 è amato (dai giovanissimi) e odiato (dai migranti digitali). L’autore del software è lo stesso, Cliff Kushler, ed è analoga la filosofia che ha ispirato il progetto. Invece di digitare sullo schermo, si fa scivolare il dito da una lettera all’altra della tastiera virtuale, guadagnando in velocità – dice Kushler – fino al 30 cento rispetto alla tecnica di scrittura adottata prima.
Swype è in versione beta, cioè preliminare, per Motorola i1 e CliqXt, Samsung Omnia II, MyTouch 3g della TMobile. Entro la fine dell’anno girerà su una cinquantina di smartphone. Kushler e la sua società non tralasciano ovviamente Android (la versione beta, scaricabile gratuitamente ancora per alcuni giorni, è destinata ad Android e funziona in tre lingue: inglese, spagnolo e italiano) ma puntano soprattutto a iPhone e iPad. Le trattative con Apple sono imminenti.
Won Pak, direttore Usa per le tecnologie Samsung, considera Swype uno dei software del futuro. Pak dice che il programma ”potrebbe diventare lo standard di fatto per i tablet, la prossima generazione di televisori o anche la prossima generazione di telecomandi”. Swype sta mettendo a punto anche un nuovo software di riconoscimento vocale, più elaborato di quelli attualmente disponibili.