Vien voglia di chiedere asilo politico alla Germania
22 Marzo 2008 Pubblicato da Pino Bruno
- 22 Marzo 2008
- AMBIENTE, ATTUALITA', GIORNALISMI
- fotovoltaico, Ministero per l'Ambiente, reichstag, risparmio energetico, verdi
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Vien voglia di chiedere asilo politico alla Germania. Lì la cultura del vero ambientalismo permea la vita politica e sociale, da noi i verdi predicano bene e razzolano male e diventano corresponsabili morali dello scempio della munnezza campana. Leggo oggi sul Corriere della Sera: “Dalla prossima estate, l’edificio che ospita il Bundestag, il parlamento tedesco, funzionerà completamente con energia rinnovabile. Sarà il primo al mondo, il più verde dei parlamenti. Leggero lo era già diventato negli Anni Novanta, grazie alla ristrutturazione dell’architetto Norman Foster. Ora diventerà una bandiera della battaglia ecologica globale che il governo di Angela Merkel sta conducendo“.
“La Signora Merkel – aggiunge Danilo Taino, autore dell’articolo – ha fatto della lotta alle emissioni di gas serra un punto cardine della sua politica estera, nell’Unione europea ma anche a livello internazionale. Durante la presidenza tedesca del G8, nel 2007, questo è stato il punto qualificante. E in ogni viaggio all’estero la cancelliera invita a mettere i cambiamenti climatici in testa all’agenda politica“.
Noi siamo il paese del sole, abbiamo uomini straordinari come il premio Nobel per la fisica Carlo Rubbia. Potevamo essere noi i tedeschi, e invece no. Domenica scorsa se ne è parlato a Report-RaiTre: il prof. Rubbia fu costretto ad emigrare, se ne andò a Madrid. La Spagna fece subito un decreto per stabilire che il solare termico è una fonte rinnovabile e che la produzione di energia fotovoltaica gode di una tariffa incentivante.
“In Italia – aggiunge Report – più di un governo è passato, il Ministero dell’Ambiente ha sbloccato i fondi per le centrali solari ma quel famoso decreto per l’incentivo alla tariffa che serve per farle partire veramente è solo in bozza, almeno per il momento“.
Dalla prossima estate il Bundestag funzionerà grazie all’energia rinnovabile, mentre a Montecitorio si continuerà a bruciare chiacchiere e petrolio.