Carta di Identità Elettronica: avanti adagio e in ordine sparso
2 Aprile 2008 Pubblicato da Pino Bruno
- 2 Aprile 2008
- ATTUALITA'
- CIE, cittadinanza digitale, sperimentazione
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L’Italia è una Repubblica fondata sulla sperimentazione. Ricordate la Carta di Identità Elettronica? E dal 2001 che si parla della sua diffusione massiccia. Già sette anni fa il rettangolino di plastica simil-bancomat avrebbe dovuto sostituire l’obsoleto lenzuolo di cartoncino, semmai scritto a mano. Tutti i governi che da allora si sono succeduti, l’hanno usata come fiore all’occhiello nei proclami sulla cittadinanza digitale. Ancora oggi la Carta di Identità Elettronica è un oscuro oggetto del desiderio. In alcuni comuni (pochi) si rilascia, in altri (la maggioranza) non si sa neanche cosa sia. La CIE dovrebbe contenere informazioni classiche sull’identità, codice fiscale e altri dati sensibili, protetti da chiavi crittografiche: gruppo sanguigno, scelte sanitarie, chiave biometrica per l’identificazione, certificato elettorale. Insomma, un solo documento per interagire con la Pubblica Amministrazione. Non sono troppi, sette anni, per una sperimentazione? Leggo oggi che il Comune di Ravenna " ha avviato la seconda fase sperimentale di rilascio della Carta d’identità elettronica". Un giorno andremo su Marte, ma con la carta di identità di cartoncino.