Motori (a scoppio) e Pharos
28 Aprile 2008 Pubblicato da Pino Bruno
- 28 Aprile 2008
- RETI, SCENARI DIGITALI, SCIENZE
- motore di ricerca, unione europea
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Ci siamo appena abituati a usarli e già ci sembrano vecchi e inadeguati, i motori di ricerca. L’appetito di Microsoft per Yahoo conferma che è questo – e lo sarà sempre più – lo snodo cruciale verso il nuovo Internet.
Motori in grado di interpretare le domande, anche complesse, degli utenti. Motori capaci di restituire non centomila risposte approssimative ma quelle cinque o sei giuste.
Se adesso ancora balbettano, i motori del prossimo futuro saranno capaci di approcci semantici. Lavoreranno cioè non soltanto con le indicizzazioni ma con un ragionamento sui contenuti.
Pharos è uno di questi ambiziosi progetti. E’ finanziato dall’Unione Europea e coinvolge aziende e ricercatori di calibro del vecchio continente. Tra i partner c’è il Politecnico di Milano, con la sua spin-off Web Models, che a Como ha ospitato un incontro per parlare del lavoro già svolto e di quello da fare.
Obiettivo di Pharos e’ la capacita’ di fare ricerche non solo su documenti testuali, ma anche su file audio, video, e immagini. Potremo dunque cercare nelle registrazioni dei telegiornali della settimana tutti gli spezzoni in cui si parla di un particolare soggetto. Oppure registrare col cellulare una canzone ascoltata per strada e inviarla al motore di ricerca, che fornirà indicazioni sul brano e i link a canzoni dello stesse genere, che l’utente potrebbe gradire.