Pharming alla turca
11 Aprile 2008 Pubblicato da Pino Bruno
- 11 Aprile 2008
- ATTUALITA', SICUREZZA
- cracker, home banking, phishing, truffa telematica, turchia
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Sembra un film movie l’azione di pharming di un gruppo di cracker turchi capeggiati da un azero poliglotta. In trentasette hanno prosciugato duemila conti correnti in varie banche nazionali. Bottino di sei milioni di nuove lire turche, circa tre milioni di euro. Alcuni di loro sono andati a folleggiare al carnevale di Rio, prima di essere beccati dalla polizia. Il quotidiano Vatan pubblica i particolari dell’operazione. Il capo dei cracker, Nejat Kerimov, è stato fermato con alcuni dei complici. La truffa – racconta il giornale – e’ stata messa in atto, come accade in molti paesi, dopo aver creato siti-civetta (pharming) simili a quelli di grandi banche turche. Da questi siti partivano le mail di phishing, con la richiesta di aggiornare password e codici di accesso per le operazioni di home banking. Hanno abboccato in duemila.