La versione beta promette bene. Fatti il New York Times che vuoi leggere. La vecchia “signora in grigio”, come i lettori chiamano affettuosamente il quotidiano statunitense, continua a puntare sull’innovazione, per non farsi fare le scarpe dalla rivoluzione digitale.
“Grazie per l’interesse dimostrato. Purtroppo I nostri server sono andati in tilt a causa dell’alto numero di richieste. Stiamo lavorando per tornare presto alla normalità“. Al primo giorno di vita, la prestigiosa enciclopedia francese Larousse soccombe al successo della sua edizione digitale. “La prima enciclopedia contribuitiva” che, sull’esempio di Wikipedia, vuole crescere con il contributo
Pubblicato da Pino Bruno
14 Maggio 2008
RETI
“Di certo non immaginavamo di scrivere un pezzo di storia”, spiega Antonio Blasco Bonito dell’Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione “A. Faedo” del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa (Isti-Cnr), di fatto il primo italiano a collegarsi a Internet dall’allora Centro nazionale universitario di calcolo elettronico di Pisa (Cnuce-Cnr).
Bombardare a tappeto il cyberspazio. Si intitola proprio così il lungo articolo scritto dal colonnello Charles W. (Charlie) Williamson III, dell’aviazione degli Stati Uniti, pubblicato dalla rivista Armed Forces Journal. In sostanza, scrive l’ufficiale, è tempo di prepararsi a nuovi scenari di guerra e sviluppare capacità offensiva su Internet. Obiettivo: neutralizzare le reti dell’avversario.
In Gran Bretagna sono preoccupati per la perdita di competitività delle università del Regno rispetto a quelle americane. Una delle cause, rileva l’Institute for Public Policy Research, è la grande disponibilità di pubblicazioni accademiche che i docenti statunitensi mettono a disposizione sul web.