Trent’anni fa i trecentonovantatrè dipendenti di Arpanet, mamma di Internet, ricevettero sul computer un annuncio pubblicitario. La DEC, azienda produttrice di hardware, li invitava a partecipare al lancio di un suo nuovo prodotto. Era il 3 maggio del 1978 e quella è stata la prima mail della storia. Trent’anni dopo, i messaggi di posta elettronica trasmessi
Il navigatore satellitare sullo specchietto retrovisore? Perché no? Ho da tempo in auto un comodo specchietto vivavoce Bluetooth e ritengo che anche il GPS messo lì sarebbe più funzionale e non mi costringerebbe a sistemare ogni volta l’aggeggio sulla ventosa. Ci sono le prime proposte: il VDO Dayton MM 2100, che costa 349 euro, e
Perchè Microsoft vuole a tutti i costi Yahoo? E perchè Yahoo ha rifiutato l’offerta di più di ventotto miliardi di euro? Forse è necessaria una chiave di lettura che non ho ancora trovato sui giornali italiani. Si deve cominciare chiedendosi chi trae profitto da Internet.
C’è giornalismo e giornalismo, caro Grillo. Ospito volentieri nel mio blog i risultati di un’inchiesta di Reporters sans Frontieres, che riguarda l’Italia. Domani, 3 maggio, è la giornata internazionale dedicata alla libertà di stampa.
L’amministratore delegato di Google Eric Schmidt ha confermato in un’intervista alla Cnbc che il colosso del video-sharing di proprietà dell’azienda, YouTube, nonostante i milioni di utenti, non sta ancora producendo cash.
Con il web check-in e con il bagaglio a mano si risparmia, dice Ryanair. La compagnia low-cost vuole che i suoi passeggeri facciano tutto via Internet. Per risparmiare e ottimizzare le operazioni di imbarco e stivaggio dei bagagli. Dal 5 maggio la tariffa per il bagaglio stivato aumentera’ da nove a dieci euro, mentre il
Su Internet si parla male degli americani? Il Pentagono avvia le “Operazioni di Informazione”, con i siti embedded. Si tratta di un network di pagine web in varie lingue, arabo compreso, ovviamente, per “promuovere gli interessi statunitensi nel mondo e contrastare eventuali messaggi scomodi“.