Profitti digitali
3 Maggio 2008 Pubblicato da Pino Bruno
- 3 Maggio 2008
- ATTUALITA', RETI, SCENARI DIGITALI
- amazon, ebay, google, Microsoft, yahoo
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Perchè Microsoft vuole a tutti i costi Yahoo? E perchè Yahoo ha rifiutato l’offerta di più di ventotto miliardi di euro? Forse è necessaria una chiave di lettura che non ho ancora trovato sui giornali italiani. Si deve cominciare chiedendosi chi trae profitto da Internet.
Fino a qualche anno fa i giganti della Rete si contavano sulle dita di una mano. Oggi sono migliaia i siti che finanziano la loro attività grazie ai new media. I giganti sono i sopravvissuti all’esplosione della “bolla” del marzo 2000. eBay, Google e Yahoo hanno ripianato le perdite e, dopo aver raggiunto l’equilibrio finanziario, hanno ripreso presto a guadagnare. Altri, come Amazon, ci hanno messo più tempo.
Come fanno soldi in Rete, questi giganti? Le strade sono due e proseguono parallele, senza intralciarsi. La prima punta a proporre contenuti o servizi gratuiti che attirano milioni di utenti, ritenuti un target appetibile per gli investitori pubblicitari.
Google catalizza il trenta-quaranta per cento della pubblicità in rete grazie ai link sponsorizzati. Chi vuole posizionarsi ai primi posti nei risultati delle ricerche, deve pagare.
Yahoo, MSN e AOL privilegiano i portali ricchi di informazioni, che attraggono banner pubblicitari e link sponsorizzati.
L’altra strada è quella del commercio elettronico. Amazon ha cominciato a vendere libri e poi ha diversificato la sua offerta, proponendo l’acquisto di automobili, mobili da giardino, gioielli e tanti altri prodotti. Così ha cominciato a fare concorrenza a eBay che, per difendersi, ha moltiplicato le proposte. Non più soltanto aste fai-da-te ma anche negozi che vendono merce non usata a prezzi fissi.
Microsoft ha bisogno dunque di Yahoo per diversificare, entrare prepotentemente nel Web dopo aver constatato che MSN e Live Search non sono mai diventati veri competitori di Google.
Aspettiamo la prossima mossa.