Tiro a segno sui giornalisti
16 Agosto 2008 Pubblicato da Pino Bruno
- 16 Agosto 2008
- ATTUALITA', GIORNALISMI
- Georgia, guerra, Ossezia
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Una volta, in tempo di guerra, c’era un tacito rispetto degli uomini in armi nei confronti dei giornalisti. Per carità, cronisti ne sono morti a centinaia, su ogni campo di battaglia, ma spesso colpiti non intenzionalmente. La parola PRESS scritta sui cofani e sui tettucci delle auto era un piccolo deterrente. Da qualche anno sembrano essere tollerati solo gli embedded. Gli altri sono diventati bersagli da tiro a segno, come in Georgia.