Che lingua parla l’Europa?
21 Ottobre 2008 Pubblicato da Pino Bruno
- 21 Ottobre 2008
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Si chiama Rete di Eccellenza dell’Italiano Istituzionale. E’ attiva dal 2005 e ha il compito di trovare le soluzioni migliori per tradurre il linguaggio burocratico e renderlo di piu’ chiara comprensione. Il portale è una vera e propria miniera. Ogni giornalista che parla di quote latte, comitatologia, trilogia e altri termini del gergo delle istituzioni europee, dovrebbe farci un salto, prima di scrivere il pezzo o parlarne alla radio o in tivù. Io, ad esempio, ho trascinato sul desktop la pagina dedicata ai dizionari (monolingui, bilingui, glossari).
Il compito di trovare traduzioni per gli orrendi neologismi che impazzano nel linguaggio comune e renderli meno ostici spetta ai traduttori, in collaborazione con esperti di linguistica, che fanno parte della Rei. E’ anche un problema diplomatico, come ha detto di recente il rappresentante italiano presso la Ue, Ferdinando Nelli Feroci. L’Italia – ha detto – vigila sulla necessita’ di salvaguardare il principio della pari dignita’ delle lingue nell’Unione europea. Riguardo alla presenza della lingua italiana nelle istituzioni europee, l’ambasciatore Nelli Feroci ha sottolineato “alcuni risultati positivi nel regime linguistico del Consiglio” ma al tempo stesso ha rilevato che l’Italia “non e’ del tutto soddisfatta per quanto riguarda le lingue di lavoro della Commissione Ue”.
Ecco come Daniela Murillo Perdomo, Referente linguistica del Dipartimento italiano della Direzione Generale Traduzione della Commissione europea, parla della Rete di eccellenza dell’italiano istituzionale: