Digitali si nasce e noi non lo nacquemmo
27 Novembre 2008 Pubblicato da Pino Bruno
- 27 Novembre 2008
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Digitali si nasce e noi ultracinquantenni non lo nacquemmo, purtroppo. Il mondo si divide tra Digital Immigrants, quelli venuti alla luce prima di Internet, e Digital Natives i ragazzini delle generazioni successive al 1993. Fondazione Ugo Bordoni, Media Duemila e Osservatorio Tutti Media parleranno proprio di questo, domani all’Accademia nazionale dei Lincei.
Il divario digitale, dunque, non è solo geografico e territoriale, ma anche generazionale. Lo avevamo capito, ma i dati venuti fuori dalla ricerca sull’etnografia digitale del team dell’Universita’ del Kansas, coordinato dal prof. Michael Wesch, sono comunque sorprendenti. Ad esempio, negli ultimi tre mesi su YouTube e’ stato caricato piu’ materiale video di quanto sia stato mai diffuso via etere da tutti i maggiori network televisivi insieme, e l’ottantotto per cento di questo materiale e’ rappresentato da contenuti nuovi ed originali, la maggior parte dei quali creati da gente che fino a ieri era considerata l'”audience” dei programmi televisivi.
Il prof. Wesch, con la sua ricerca, ha voluto indagare sugli aspetti culturali di YouTube, analizzando il suo ruolo all’interno dell’ampio panorama dei social media “dove le identita’, i valori e le idee sono prodotte, riprodotte, messe in gioco e negoziate in nuovi modi”.
Secondo Derrick de Kerckhove, che sui Nati Digitali ha aperto uno dei piu’ nuovi e stimolanti filoni di ricerca della Scuola di Toronto, proprio i social media sono un terreno perfetto di indagine “perche’ i Digital Immigrants (tutti coloro che sono nati prima di Internet) non li hanno ancora ben compresi, ma ne sono interessati, mentre i Digital Natives (i ragazzini nati dopo il 1993-1994) li capiscono, ma li danno per scontati perche’ considerano tutte le tecnologie come parte naturale delle cose con cui hanno a che fare”.