Nuove leggi della robotica
18 Dicembre 2008 Pubblicato da Pino Bruno
- 18 Dicembre 2008
- HARDWARE, SCENARI DIGITALI, SCIENZE
- le tre leggi della robotica di Isac Asimov
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Ricordate le tre leggi della robotica di Isaac Asimov? Tutti i robot protagonisti dei suoi romanzi dovevano attenersi a queste regole brevi e pragmatiche, in difesa degli umani:
- Un robot non può recare danno a un essere umano, né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, un essere umano riceva danno.
- Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purché tali ordini non contrastino con la Prima Legge.
- Un robot deve proteggere la propria esistenza, purché questa autodifesa non contrasti con la Prima e/o la Seconda Legge.
Chissà se si è ispirato ad Asimov lo scienziato britannico Noel Sharkey, che su Science ha lanciato un vero e proprio appello per definire e applicare alla robotica regole etiche internazionali. “Siamo stati colti di sorpresa dall’esplosione del fenomeno Internet – dice Sharkey – ed è bene che ciò non accada anche con i robot. Meglio dunque stabilire norme etiche oggi, prima che l’utilizzo dei robot si diffonda a macchia d’olio”.
Lo scienziato, docente di intelligenza artificiale e robotica all’Università di Sheffield, dice che i robot stanno assumendo un ruolo sempre più importante, nella nostra vita quotidiana, e dunque si pone il problema del loro corretto utilizzo.
Sharkey cita l’esempio del Giappone e della Corea del Sud, dove ci sono almeno quattordici aziende che hanno messo a punto robot in grado di interagire con i bambini. Il docente britannico ricorda che le vendite di robot stanno aumentando. Solo nel 2008 sono stati spesi 5,5 milioni di euro per acquistarli. Non è possibile che le norme sul loro utilizzo siano gestite da militari e industrie o che genitori distratti e superficiali deleghino ai robot la cura dei figli.
“Mi preoccupo degli uomini, non dei robot”, conclude Sharkey, in piena sintonia con Asimov.