Virtual Parent contro il Child Grooming
29 Dicembre 2008 Pubblicato da Pino Bruno
- 29 Dicembre 2008
- SCENARI DIGITALI, SICUREZZA
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I ragazzini storceranno il naso e grideranno al “Grande Fratello” (quello di Orwell, se mai hanno letto “1984”, non l’osceno reality televisivo). Virtual Parent è infatti un’applicazione per controllare a distanza gli instant messaging dei figli che chattano su Messenger e – negli intenti dei realizzatori – proteggerli dal Child Grooming, l’adescamento in rete. Il software e’ stato creato dall’Istituto per le applicazioni del calcolo (Iac) del Consiglio Nazionale delle Ricerche, in collaborazione con l’Universita’ di Roma Tor Vergata e con l’Ecpat, l’End Child Prostitution pornography And Trafficking Onlus Italia.
“Questa applicazione studiata in particolare per Messenger, permette ai genitori di controllare l’attivita’ di istant messaging dei propri figli in modo semplice”, spiega Massimo Bernaschi dell’Iac-Cnr di Roma. Il software “presenta le informazioni in maniera flessibile e rapida ed e’ accessibile remotamente quasi in tempo reale, cosi’ da rendere intercettabili tempestivamente le possibile minacce”. In particolare, il programma controlla tutta l’attivita’ dei ragazzi sulla chat, dal contenuto dei messaggi inviati alle caratteristiche delle immagini condivise e ricevute, fino ad analizzare i profili degli utenti con cui si intergisce. Queste informazioni vengono immediatamente trasferite sul pc deigenitori, che hanno cosi’ a disposizione un quadro completo dei movimenti on line del figlio: quanti contatti ha avuto e con chi, le conversazioni effettuate, i file e le immagini ricevute e inviate.
“Virtual parent non e’ un filtro -precisa Bernaschi- perche’ non blocca a priori i contatti, quindi il minore puo’ esprimersi liberamente. Certo, noi consigliamo a chi lo installa di informare i figli della presenza del sistema di controllo”. La funzione principale del software realizzato dagli esperti del Cnr e’ quindi quella di semplificare la vita ai genitori che vogliono proteggere i propri ragazzi dai pericoli della rete. E puo’ costituire un valido aiuto per educare i minori a un comportamento responsabile su internet.
Altre iniziative per difendere i ragazzi dall’eccesso di violenza e dall’approccio distorto alla sessualità saranno presto adottate dal governo britannico. Downing Street pensa a norme internazionali per introdurre classificazioni di divieto ai minori per film anche sulle pagine web. Lo ha detto il ministro della cultura Andy Buhram, a cause delle troppe pagine Internet ritenute violente o offensive. Inoltre, la Gran Bretagna sta cercando regole comuni in materia con gli Usa. Al di la’ del porno, sostiene Buhram – ‘certi video, come le scene di decapitazione di esseri umani, non sono accettabili. Vanno fissati nuovi standard di decenza’.