Badanti androidi
25 Marzo 2009 Pubblicato da Pino Bruno
- 25 Marzo 2009
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- immigrazione, le tre leggi della robotica di Isac Asimov
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Sembra una bufala, questa notizia che arriva da Tokyo: “Robot infermieri e badanti nelle case dei giapponesi entro i prossimi cinque anni: e’ quanto prevede una commissione di studio del governo, secondo cui gli androidi tuttofare saranno figure chiave in una societa’, quella nipponica, in rapido invecchiamento e presto a corto di forza lavoro”. Miscelo la news di agenzia con un dato di fonte ADOC: ” In Italia ci sono quasi due milioni di badanti, ma di queste solamente 650 mila risultano essere in regola. A farlo presente è l’Associazione ADOC nel lanciare un vero e proprio allarme sul rischio che centinaia di migliaia di cittadini italiani, in particolare anziani e disabili, possano rimanere senza la preziosa assistenza ed il supporto delle badanti”.
Da noi c’è il Decreto flussi del ministro Maroni, i giapponesi, invece, sono un popolo pragmatico. “Secondo un recente studio, nel 2025 il Giappone potrebbe trovarsi a fronteggiare un deficit di manodopera nell’ordine di 4,27 milioni di unita’, principalmente legato al declino delle nascite e al pensionamento in massa della generazione dei ‘baby boomers’: unica speranza sarebbe l’impiego su larga scala dei nuovi robot lavoratori, che da soli potrebbero coprire circa l’80 per cento delle carenze future e creare un giro d’affari di oltre 6.000 miliardi di yen, circa 45 miliardi di euro”.
Sulla base di queste stime, “la commissione di studio del ministero dell’Economia di Tokyo ha invitato il governo a compiere tutti gli sforzi necessari insieme al settore privato in modo da stabilire le nuove norme nei prossimi anni, con la raccomandazione, inoltre, di agire avendo in mente non solo il mercato domestico ma anche quello internazionale. Il Giappone, infatti, domina il settore mondiale della robotica, con oltre il 70 per cento di tutti i robot esistenti prodotto da compagnie del Sol Levante”.
Speriamo che le badanti androidi siano programmate per attenersi alle leggi della robotica di Isaac Asimov.
fonte: Kyodo