In Scozia centrali a maree per sostituire il nucleare
21 Aprile 2009 Pubblicato da Pino Bruno
- 21 Aprile 2009
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Gli scozzesi, si sa, sono un popolo pragmatico che bada al valore economico delle cose. Gli scienziati della Strathclyde University di Glasgow si sono fatti due conti in tasca e hanno pensato che una centrale che sfrutta le maree potrebbe sostituire vantaggiosamente quelle nucleari di Hunterston, nel North Ayrshire, e Torness, nella East Lothian, che andranno in pensione rispettivamente nel 2016 e 2023. Dal dire al fare, ecco il progetto in fase ormai avanzata. Il Cormat (Contra Rotating Marine Technology) è stato già testato e presto ci sara’ una dimostrazione commerciale di 500 chilowatt.
I ricercatori della Strathclyde, guidati da Cameron Johnstone dell’unita’ Energy Systems Research, ritengono che duemila turbine sottomarine legate al fondale nei pressi della costa a Ovest e a Nord potrebbero generale due gigawatt di potenza. Quantità tale da sostituire l’energia elettrica prodotta a Hunterston e Torness. La Cormat funziona più o meno come le eliche di un aereo. Utilizza il movimento delle maree per attivare le turbine e generare elettricita’. Ha due rotori progettati per girare in direzioni opposte, raggiungendo la stabilita’ giusta per operare in acque profonde.
A differenza della prima generazione di macchine che sfruttano le maree, la Cormat non deve essere fissata su una torre come una turbina a vento, ma su un cavo di ormeggio. Questo consente di spostare il dispositivo in base al flusso della marea, come un aquilone in una giornata ventosa.
Chissà, da noi potremmo fare una cosa analoga nel Canale d’Otranto, dove – a quanto pare – il movimento di marea è particolarmente significativo.