Nucleare: a Scanzano parco giochi invece che scorie
21 Aprile 2009 Pubblicato da Pino Bruno
- 21 Aprile 2009
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- AMBIENTE, energia, Francia, greenpeace, nucleare
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La storia nucleare del nostro paese è risibile e costellata di insuccessi, come ha ben documentato Report nella puntata del 2 novembre 2008. Ancora non si sa bene dove smaltire le vecchie scorie e altre ne arriveranno se davvero acquisteremo nuove (si fa per dire) centrali dalla Francia. Fa bene dunque Greenpeace a ricordarci la follia di Scanzano Jonico. La notte scorsa il sito di Scanzano è stato simbolicamente trasformato in un parco giochi.
Alla vigilia dell’apertura del G8 Ambiente di Siracusa e a pochi giorni dal ventitreesimo anniversario del disastro di Cernobyl, gli attivisti di Greenpeace hanno fatto un’azione dimostrativa nella cittadina lucana. L’associazione ambientalista denuncia “la frenesia ideologica che guida la riapertura del nucleare nel nostro Paese”, basata su “un approccio autoritario alle scelte di localizzazione, in spregio delle direttive europee e delle prassi internazionali. Tanto le normative già in vigore quanto quelle in discussione (il DDL 1195) introducono elementi di militarizzazione nella gestione delle scorie e nella localizzazione dei siti, minimizzando le garanzie del sistema di controllo di sicurezza”.
Dopo sessant’anni di ricerca – dice Greenpeace – tutti i problemi del nucleare rimangono ancora irrisolti: dalla gestione delle scorie alla sicurezza degli impianti, dalla limitatezza delle risorse di Uranio agli altissimi costi di costruzione. Un ritorno dell’Italia al nucleare non servirà neppure per tagliare le emissioni di gas a effetto serra del 20 per cento al 2020, in quanto i reattori non entrerebbero in funzione prima di quella data.