Kindle 3 la vendetta?

Sarà un Kindle più grande di quello attualmente venduto da Amazon a mettere in salvo i bilanci dei giornali americani? I lettori dei quotidiani di carta sono in lento ma costante calo, gli introiti pubblicitari pure, Google News impazza e rilancia con il servizio Timeline. Che fare? Abbandonare le rotative e saltare armi e bagagli tra i bit? Kindle 3 la vendetta? Lo scetticismo è d’obbligo.

L’advertising sulle edizioni on line è ancora una voce troppo piccola dei bilanci dei quotidiani Usa. Siamo in media al quindici per cento. Altri soldi potrebbero arrivare dagli abbonamenti, annuali, semestrali, mensili, settimanali, per edizione. Già, ma bisogna mettere nel conto il costo iniziale dell’e-Reader. Kindle 2 costa 350 dollari. E’ presumibile pensare che la versione 3, più grande, con un formato adatto ad accogliere una pagina standard di giornale, costerà circa il doppio. Quanti potranno permetterselo? Intanto ieri il New York Times ha annunciato il rincaro degli abbonamenti on line, più trentatrè per cento. Decisione che non va certo incontro alla paventata alternativa digitale.

Certo, tra qualche anno (quindici? Dieci?) la svolta sarà inevitabile. Ci credono i magnati Rupert Murdoch e William Randolph Hearst e i produttori di e-Reader. Amazon, Sony, Plastic Logic, Apple, iRex puntano sulla diffusione dei lettori per e-Book e giornali, adattabili anche alle esigenze del mondo della scuola. Tra gli scettici ci sono gli acuti osservatori del blog TechCrunch. “Mi sembra improbabile – scrive tra l’altro MG Siegler – che un Kindle a grande schermo possa salvare la carta stampata. L’idea che ci siano moltitudini in attesa di precipitarsi a comprare il nuovo reader per poi avere il privilegio di abbonarsi ai quotidiani mi sembra assurda”. 

Al mercato l’ardua sentenza.

(Aggiunto il 7 maggio. Non si chiama Kindle 3, ovviamente, ma Kindle DX. Presentato poche ore dopo il mio post. Leggetevi l’articolo del Sole 24 ore).