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GoJAJAH si candida a killer application della telefonia low cost

jajah_logoLa notizia ha appena cominciato a fare il giro della rete e il sito di GoJAJHA è già inaccessibile, presumibilmente travolto dal numero degli accessi. C’è grande fermento, nel mondo VoIP. Oggi l’annuncio del lancio imminente di Google Voice, poi l’arrivo di GoJAJAH. La telefonia low cost è tema scottante. Fenomeno che può mettere sotto scacco le Telecom ufficiali, se non si danno una mossa su tariffe e servizi innovativi. Ma veniamo a GoJAJHA.

Appena il sito sarà frequentabile, ci si potrà registrare per telefonare all’estero via internet spendendo pochi centesimi. Esempio: chiamo Melbourne ma è come se facessi una chiamata a Milano.  Si potrebbe risparmiare più del 90 per cento, dicono i promotori del servizio  creato da GoJajah, joint venture tra gli italo-americani di Funambol e Jajah.

L’amministratore delegato di Funambol, Fabrizio Capobianco, dice che “l’Italia è stata scelta come paese test per l’anteprima mondiale della funzionalità, in quanto ‘culla di civiltà e di gente che parla al cellulare, paese avanti a tutti sull’utilizzo della telefonia mobile”.

Così GoJajah promette di soddisfare fasce sociali diverse, “dalla badante estera al manager attento a contenere i costi”. Un bel pungolo per le Telecom nazionali, poco inclini a cedere sulle tariffe dei servizi voce internazionali.

GoJAJHA ha una funzionalità davvero innovativa, perchè individua – tra quelli memorizzati sul cellulare – i numeri con prefisso internazionale e crea doppioni assegnando il prefisso di Milano.

E’ tutto spiegato nei dettagli su questo video Youtube.

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aggiornamento delle 17.57

Sono riuscito finalmente a registrarmi e a fare un test della qualità della telefonata. Forse i server sono ancora intasati, perchè l’audio non era eccezionale. Riproverò domani.

Quanto alla facilità d’uso, è davvero sorprendente. Dopo la registrazione, si riceve una telefonata e si digita 1 per confermare l’account. Un menu usabile propone di inserire numeri di telefono internazionali. Si fa clic e si riceve un sms con il numero “trasformato” , con prefisso nazionale.

Per caricare l’account si può usare la carta di credito o altri sistemi. Peccato, non c’è PayPal.

La domanda finale è: costa meno di Skype oppure no?

Pino Bruno

Scrivo per passione e per dovere, sono direttore di Tom's Hardware Italy, ho fatto il giornalista all'Ansa e alla Rai e scrivo di digital life per Mondadori Informatica e Sperling&Kupfer

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