Twitter come evitare le bufale sempre in agguato
9 Luglio 2009 Pubblicato da Pino Bruno
- 9 Luglio 2009
- APPROFONDIMENTI, GIORNALISMI, RETI
- Cina, Iran, social network, twitter
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Le bufale sono sempre in agguato. I giornalisti accorti lo sanno. Twitter è diventato ormai una fonte preziosa di notizie, ma come fare per evitare di abboccare ai tranelli disseminati anche in questo social network in ascesa ? Craig Kanalley, blogger di spessore, prova a suggerirci qualche trucco. Come si attesta la credibilità di un Tweet?
Qual’è la fonte?
C’è una notizia importante che si aggira su Twitter. Bisogna risalire alle origini. Andare a ritroso nel tempo fino a trovare il primo Tweet. Se non si tratta di un veggente, di sicuro chi ha lanciato per primo la notizia deve saperne più degli altri.
Cosa c’è di più?
Si deve esaminare la pagina personale dell’autore, per vedere se ci sono altri Tweet sullo stesso argomento. La ricerca può fornire ulteriori informazioni sulla personalità dell’utente che ha diffuso la notizia.
Chi è l’autore del Tweet?
Interrogatevi sulla qualità della fonte. Chi ha diffuso la notizia? E’ un giornalista, un blogger, uno sconosciuto? Esaminate i suoi following e followers. Se l’utente è molto seguito, è più facile che si tratti di persona attendibile. Date uno sguardo al suo blog, se ne ha uno. L’esame complessivo dovrebbe darvi un’idea dell’autorevolezza dell”utente.
Quanti Tweet ha postato?
Siate diffidenti nei confronti dei neofiti. Se si tratta di uno dei primi Tweet postati, può darsi che si tratti soltanto di qualcuno alla ricerca di nuove storie. Più l’account è recente e più si deve essere cauti.
Di cosa parlano i Tweets più vecchi?
Cercate di risalire ai Tweets più vecchi sullo stesso tema. Di cosa parla più spesso l’autore? Date uno sguardo anche agli utenti con i quali l’autore dialoga più frequentemente, per farvi un’idea della sua rete. Se una persona dice di essere a Bombay durante gli attentati terroristici, cercate di capire se fosse già in India un mese prima e che lingua parla.
E su Google?
Cercate su Google il nome dell’autore. Ha una pagina su Facebook o un curriculum su Linkedin? Ci sono articoli scritti da questo utente o altri in cui è citato? Se il suo nome non appare o appare raramente, è un buon motivo per essere scettici. Al contrario, è buon segno se ha visibilità.
Ci sono altri Tweet con lo stesso soggetto?
Se qualcuno racconta i particolari di una manifestazione nello Xinjiang, ci sono altri utenti cinesi che twittano sullo stesso argomento? Se ci sono molte persone che parlando dello stesso evento, nello stesso posto, allo stesso tempo, ci sono buone speranze che l’informazione sia veritiera. Dopo le elezioni iraniane, il moltiplicarsi dei Tweet sulle manifestazioni ha contribuito alla credibilità delle informazioni.
Tentare il contatto?
Cercate di parlare direttamente con la fonte. Ponete una domanda facendola precedere dalla chiocciolina e seguite l’utente. Se vi segue a sua volta, contattatelo con un messaggio privato. Chiedetegli informazioni ulteriori sull’argomento e sulle circostanze specifiche.
Da dove Twitta?
Grazie allo strumento Twitter Search, cercate di individuare il luogo di provenienza dei Tweet che vi interessano. Non basta per avvalorare la fonte, ma certamente darete più importanza ai Tweet di un iraniano di Teheran piuttosto che a quelli di un americano di Phoenix.
L’illustrazione è di luckiedog1, che ringrazio.