Anche in Italia presto si pagheranno le notizie su Internet
11 Agosto 2009 Pubblicato da Pino Bruno
A Malinconico intanto già risponde il segretario del sindacato dei giornalisti, Franco Siddi. “L’introduzione di pagamenti per l’informazione on line – dice il segretario della Fnsi – puo’ nell’immediato sollevare un muro tra i nuovi media e i lettori/utenti, rischiando di confinare le news solo nel pubblico piu’ che tradizionale. Tuttavia non c’e’ dubbio che una riflessione vada fatta, a partire dal diritto d’autore”.
Per Franco Siddi, “il tema dell’accesso alle notizie esiste, perche’ le notizie hanno un costo e contengono indispensabili elementi di liberta’ nella loro formazione. Le notizie professionali sono altra cosa rispetto al flusso delle informazioni dei volontari della rete, sono un’attivita’ creativa che se non genera business perde autonomia. La formula dei micropagamenti, se non per tutti i contenuti, per esempio per archivi o materie esclusive, almeno per un determinato periodo di tempo puo’ essere presa in considerazione”.
Siddi sa che “c’e’ anche chi sostiene che aggregatori e motori di ricerca potranno comunque offrire gratis tutto. Mi pare che la Fieg immagini invece di metterli sotto tiro.
Probabilmente si puo’ individuare una strada diversa, sostiene il segretario della Fnsi. E’ evidente che la generazione di traffico produce ricchezza per i provider: occorre trovare un sistema che redistribuisca parte di questa ricchezza ai produttori dei contenuti, cioe’ gli editori, ma anche gli autori, nel caso specifico i giornalisti.
Murdoch ha aperto una sfida che al momento si configura come una battaglia campale tra magnati: serve invece un ragionamento complessivo, istituzionale e internazionale, perche’ la liberta’ dei contenuti in rete si coniughi con i diritti del produttore“.