Bundy on Tap. Una piccola città australiana mette al bando l’acqua minerale per salvaguardare l’ambiente
25 Settembre 2009 Pubblicato da RG
- 25 Settembre 2009
- AMBIENTE, BUONI ESEMPI
- australia, consumatori, ecologia
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Ricordatevi questo nome – Bundanoon – e, per vedere dov’è, cliccate sulla mappa. Bundanoon, duemilacinquecento anime, è la prima città al mondo in cui non si venderà più acqua minerale. Imbottigliare e trasportare i contenitori in plastica e vetro costa troppo, in termini di impatto ambientale. Così la cittadina australiana ha deciso di dare il suo piccolo ma concreto contributo alla lotta ai gas serra.
La proposta era stata adottata lo scorso luglio a grandissima maggioranza da un’assemblea di cittadini convocata in municipio. Il divieto era stato caldeggiato dai commercianti, disposti a rinunciare agli incassi pur di dare una mano all’ambiente.
Bundy on Tap (Bundanoon al rubinetto) prende il via domani. L’ultima bottiglia di acqua minerale non gassata sarà tolta dagli scaffali e, sulla strada principale e nella scuola locale, saranno attivati i nuovi rubinetti di acqua filtrata ad alta tecnologia. I negozi venderanno bottiglie riutilizzabili, offrendo di riempirle gratis con acqua filtrata.
“Mentre i leader politici combattono con i problemi del cambiamento climatico, non dimentichiamo che ciascuno di noi può fare differenza a livello locale – ha detto il portavoce di Bundy on Tap, Huw Kingston – l’industria delle bevande realizza enormi profitti vendendo qualcosa che si può avere gratis”.
Iniziativa coraggiosa, perché la lobby dei produttori di acqua minerale è molto potente. Bundy on Tap dovrebbe essere un esempio per i nostri amministratori locali. D’altronde la qualità dell’acqua che sgorga dai rubinetti delle nostre case può ben competere con quella delle acque in bottiglia, come si evince dall’ultima indagine condotta da AltroConsumo in 35 città.