Restituire l’onore ad Alan Turing
3 Settembre 2009 Pubblicato da RG
- 3 Settembre 2009
- BUONI ESEMPI, SCIENZE
- Alan Turing, Gran Bretagna, SCIENZE
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In questi tempi bui di rigurgiti omofobici come non pensare ad Alan Turing? Lo scienziato britannico che negli anni Trenta ha dato un contributo fondamentale alla nascita dell’informatica moderna era gay. Un reato, allora, in Gran Bretagna. Fu arrestato nel 1952 e castrato chimicamente. Due anni dopo si tolse la vita con il cianuro. Un delitto di Stato, al quale oggi si cerca di porre rimedio con una petizione popolare per la riabilitazione dello scienziato. L’hanno firmata già 25.495 cittadini, sul sito ufficiale del Primo Ministro. C’è tempo per aderire (solo i britannici, però) fino al 20 gennaio 2010.
La notizia ha grande risalto sui giornali britannici. In Italia è stata ripresa ieri dal Corriere della Sera. Altri quotidiani – se non sbaglio – l’hanno ignorata. Eppure mi sembra di grande attualità, con quello che sta accadendo da noi nei confronti dei diversi, a cominciare dagli omosessuali.
Sul The Atlantic Daily Dish, Julian Sanchez scrive che è indispensabile un mea culpa collettivo dei britannici. Gesto simbolico, di grande civiltà. Alan Turing era uno studioso a tutto campo, antifascista convinto. Il suo lavoro è stato fondamentale per decifrare i messaggi criptati dalle forze armate tedesche con la macchina Enigma.
Un grande scienziato, un eroe di guerra, mandato a morte per le sue scelte sessuali. Venticinquemila firme mi sembrano ancora troppo poche. Si deve riabilitare Turing ma devono soprattutto riabilitarsi i cittadini britannici.