Libertà di stampa: l’Italia perde altre quattro posizioni
20 Ottobre 2009 Pubblicato da Pino Bruno
- 20 Ottobre 2009
- GIORNALISMI
- censura, diritto all'informazione, Reporters sans Frontières
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“Italia – World Report 2009
44 su 173 nella classifica mondiale
Superficie: 301 340 km2
Popolazione: 59 500 000
Capo del governo: Silvio Berlusconi
Tra un progetto di riforma liberticida e minacce da parte della criminalità organizzata, la situazione della libertà di stampa in Italia preoccupa sempre più i suoi vicini europei. L’influenza dei gruppi della criminalità organizzata nel settore dei media è in crescita e costringe molti giornalisti ad essere cauti. Il ritorno al potere di Silvio Berlusconi ripropone il problema della concentrazione dei media audivisivi da parte dell’esecutivo. Le riforme legislative circa la pubblicazione di taluni atti giuridici sono incompatibili con le norme democratiche dell’Unione europea.
I giornalisti che indagano sulle attività della mafia e della criminalità organizzata, in particolare nel sud della penisola, lo fanno loro rischio e pericolo. Dieci di essi (tra cui Roberto Saviano, Lirio Abbate, Rosanna Capacchione, ecc) vivono sotto la protezione della polizia. Un fenomeno che oggi interessa il mondo dello sport, in cui molti giornalisti specializzati nel calcio sono vittime di minacce da parte di gruppi di tifosi violenti.
Le ritorsioni contro la stampa sono molteplici: automobili o porte di case bruciate, lettere minatorie, pressioni sulle famiglie sono intimidazioni nei confronti di chi persiste nel denunciare il cattivo funzionamento della società italiana. L’influenza dei gruppi mafiosi nel settore dei media è tale che nel 2009 sono stati iscritti nell’elenco dei predatori della libertà di stampa.
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