Banda Larga non ci resta che attendere
5 Novembre 2009 Pubblicato da Pino Bruno
La Finlandia? Troppo a nord. L’Australia? Troppo a sud. Il Rapporto Caio? Chissenefrega. Sole, mare, pizza, mandolino, telefonini e televisione digitale terrestre ci bastano. Che ce ne facciamo della banda larga? C’è grossa crisi, ripassate più tardi, ha detto ieri il Governo.
Dunque la posa dei cavi in fibra ottica, lo svecchiamento delle centrali telefoniche, l’ultimo miglio, un giorno verranno, ma non oggi. Forse nel 2011. Domani è un altro giorno, si vedrà. Letta smentisce Brunetta e Romani.
Investimenti pubblici per 800 milioni di euro congelati fino alla fine della crisi economica. E quelli privati? “Gli impatti del congelamento dei fondi riguardo la rete a banda larga – dice l’amministratore delegato di Fastweb, Stefano Parisi – non hanno nessun impatto sui nostri investimenti che sono totalmente liberi da ogni intervento governativo”.
Avanti gli altri, please.