Internet scienza e tecnologia vanno studiati a scuola a cominciare dalla prima infanzia
22 Novembre 2009 Pubblicato da RG
- 22 Novembre 2009
- APPROFONDIMENTI, BUONI ESEMPI, SCENARI DIGITALI, SCIENZE
- cittadinanza digitale, Danimarca, digital divide, Finlandia, Germania, internet, SCIENZE, scuola, unione europea
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Insegnare la tecnologia e il corretto uso di internet a scuola, a cominciare dalla prima infanzia, per scongiurare il digital divide e le distorsioni dell’uso indiscriminato della rete. Utopia? L’Unione Europea ci crede. Per questo ha finanziato un’approfondita ricerca nell’ambito del progetto UPDATE (Understanding and providing a developmental approach to technology education).
La tecnologia dovrebbe entrare a far parte del curriculum scolastico già alle primarie, dicono i ricercatori. Attraverso un uso migliore del gioco creativo con i bambini, gli insegnanti saranno in grado di stimolare l’interesse nella tecnologia sia nei ragazzi che nelle ragazze. In Danimarca, addirittura, a scuola si studia anche con i videogames!
Secondo il coordinatore del progetto UPDATE – il professor Päivi Fadjukoff dell’Università di Jyväskylä in Finlandia – il progetto mira ad abbattere le barriere di genere esistenti nel campo scientifico e tecnologico, con la messa a punto di metodi più efficienti per l’istruzione tecnologica.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Journal of Technology and Design Education. Il team del progetto UPDATE è costituito da 16 partner in 11 paesi. L’Italia non c’è. D’altronde si sa, il ministro Gelmini è impegnato in cose più serie. Scienza e tecnologia possono attendere.
I ricercatori di UPDATE ritengono che migliorare la qualità dell’istruzione tecnologica e fornirla in giovane età, potrebbe contribuire alla realizzazione della parità di genere all’interno del sistema scolastico e della società in generale.
Un secondo articolo, pubblicato nella stessa rivista, analizza i ruoli di genere sviluppati dai sistemi scolastici in Finlandia e in Germania.
Lo studio prende atto delle resistenze opposte dagli insegnanti, che temono di non essere in grado di fornire un’istruzione di alta qualità per quanto riguarda la scienza e la tecnologia. Gli autori dell’articolo vedono una possibile soluzione nel rendere la scienza e la tecnologia parte integrante della formazione degli insegnanti della scuola primaria.
I più recenti sondaggi sulla performance scolastica degli alunni nei primi anni di istruzione mostrano che le ragazze ottengono sempre di più buoni risultati in materie tradizionalmente considerate roccaforti maschili, come ad esempio la scienza, la tecnologia e la matematica. Sfortunatamente, questo non si riflette nella vita adulta attraverso il numero di donne occupate nel settore scientifico e tecnologico. Gli uomini sembrano tuttora più attratti delle donne ad intraprendere una carriera in questi campi.
fonte: Unione Europea