Il Clic Sicuro e la patata lessa
3 Febbraio 2010 Pubblicato da Pino Bruno
- 3 Febbraio 2010
- APPROFONDIMENTI, ATTUALITA', E-GOVERNMENT, RETI, SCENARI DIGITALI, SICUREZZA
- censura, cittadinanza digitale, E-GOVERNMENT, internet, linguaggi, scuola, sicurezza informatica
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Com’era quella pubblicità? C’era Mago Merlino che – alla ricerca del caffè decaffeinato – scopriva invece la patata lessa. Ecco, il “Clic sicuro” per difendere bambini e ragazzi dagli orchi in rete, ricorda molto la patata lessa. Nel senso che è giusto e doveroso proteggere infanzia e adolescenza dal Dirty web, ma i genitori hanno già a disposizione strumenti adeguati, facili e gratuiti. Non c’è alcun bisogno di Grandi Muraglie governative. Si comincia con la censura – giusta – nei confronti dei siti pornografici e poi si può finire ai filtri cinesi, iraniani, cubani e via discorrendo…
Ci sono già organismi internazionali indipendenti, non governativi, che fanno questo lavoro. L’ICRA (Internet Content Rating Association), ad esempio. Il filtro ICRA 3 è parte integrante del browser più diffuso al mondo, Internet Explorer. Ogni genitore può impostarlo per rendere impossibile l’accesso alle pagine internet che contengono pericoli per i più piccoli. L’ICRA aggiorna quotidianamente l’elenco dei siti brutti, sporchi e cattivi. Certo, non c’è l’sms che fa suonare l’allarme, ma questa fregola poliziesca rischia di fare più danni che benefici.
Il problema, semmai, è un altro. Internet, scienza e tecnologia, vanno studiati a scuola, fin dalla prima infanzia. Devono diventare materia normale. I bambini vanno educati all’uso corretto, consapevole, intelligente degli strumenti digitali. Come una volta si faceva con l’educazione civica, come si dovrebbe fare con l’educazione sessuale. Come si fa (ancora per qualche giorno?) con la geografia. Se solitamente si passa con il rosso, non si deve insegnare ai bambini ad attraversare con il verde. Prima o poi qualcuno ci resta secco.
Insomma, in rete ci sono gli orchi e ci si deve difendere, ma ci sono anche gli elfi, i bravi ragazzi e tante cose buone. Allora, per cominciare, i genitori vadano a settare correttamente Internet Explorer e lascino perdere le patate lesse.
Grazie a Valerio Villani per la splendida illustrazione.