Italians in fuga: istruzioni per i giovani in cerca di futuro altrove
1 Febbraio 2010 Pubblicato da RG
- 1 Febbraio 2010
- AU HASARD
- cervelli in fuga, emigrazione
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Lo smog infuria? La gerontocrazia impazza? Sul ponte italiano sventola bandiera bianca? Il numero di Wired di febbraio dedica ampio spazio ai matusalemme al potere e ai giovani talenti che non riescono a farsi valere. Allora non resta che emigrare? Si deve dunque dare ragione a Pier Giorgio Celli? In aiuto di chi non ce la fa proprio più arriva Italians in fuga, un sito di “informazioni per chi vuole emigrare da chi è già emigrato”…
La giornalista dell’Ansa Titti Santamato si è fatta una chiacchierata con Aldo Mencaraglia, di Borgo San Dalmazzo, in provincia di Cuneo. Oggi Aldo ha quarant’anni, ma ha varcato i confini quando ne aveva diciannove e non è più tornato indietro. Ha studiato a Brighton, lavorato in Gran Bretagna, Cina, Taiwan e adesso si e’ fermato a Melbourne in Australia. Moglie (inglese), due figlie e un lavoro da analista commerciale nel campo alimentare. Qualche anno fa Aldo ha deciso di condividere la sua esperienza con tutti quelli che sognano di cambiare vita come lui. Così è nato Italians in fuga.
“Leggendo il forum ‘Italians’ sul Corriere della Sera – dice Aldo alla cronista dell’Ansa – mi sono reso conto che in tanti cercano di emigrare verso ciò che manca loro in Italia, ma non sanno da dove iniziare. Vista la mia esperienza ormai ventennale di vita all’estero mi sono reso conto che ero in grado di aiutarli”. Ecco alcune delle esperienze proposte:
– Ingegnere e vuoi trovare lavoro all’estero? Vieni in Australia!
– L’Uruguay visto da chi ci vive
– Forum sul Giappone
– Impressioni sul mondo dello studio e del lavoro nella Silicon Valley, in California
– La Dublino vera, raccontata da chi ci vive e lavora da quattro anni
– Differenze tra università, mondo del lavoro in Svezia ed in Italia.
“Dall’inizio, Italians in fuga ha ricevuto 190 mila visitatori unici. Adesso il trend è di 52 mila visite al mese, ho una mailing list di circa 2.200 iscritti e oltre duemila amici su Facebook”, dice soddisfatto Mencaraglia. Ci sono tantissime storie e alcune mi hanno appassionato veramente, come quella di Stefano, che dopo aver letto un mio articolo su come studiare in Danimarca ha fatto armi e bagagli e ora e’ iscritto all’Università’ di Copenhagen. Non penso di essere un benefattore mi rendo solo conto di essere stato fortunato ad aver vissuto e lavorato in nazioni diverse ed ad aver ricevuto tanto aiuto da parte delle persone, vorrei ricambiare mettendo a disposizione la mia esperienza”.