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Spagna: miscela di VoIP e WiMax per la larga banda nelle aree rurali

Banda larga e divario digitale. Se tutti i bla bla italiani si trasformassero in fibra ottica e ponti wireless, saremmo il paese più cablato del mondo. Invece ogni operatore se ne va per i fatti suoi, mentendo, tra l’altro, sulle prestazioni dei servizi erogati agli utenti. Basta varcare i confini per constatare che altrove tira un’aria diversa, e scoprire che ci sono aziende italiane – Italtel e Telecom Italia Lab – che altrove partecipano a progetti europei di largo respiro. Come Celtic Genesis, ad esempio, supportato da EUREKA. E’ una piattaforma composta da 38 aziende attive nel campo della ricerca e sviluppo, orientata al mercato in Europa e fuori dai confini europei. EUREKA sostiene la ricerca e l’innovazione delle piccole e medie imprese, delle università, degli istituti di ricerca e delle aziende.

Così, nella regione dei Pirenei della Spagna nord-orientale, è stato  messo a punto il prototipo di una piattaforma di comunicazione che sfrutta la tecnologia wireless a banda larga. L’obiettivo del modello sviluppato era di verificare la possibilità di mettere a disposizione degli utenti che vivono in aree remote servizi telefonici e multimediali mediante Internet. Il buon esito del progetto apre la strada all’espansione di compagnie telefoniche e provider di servizi internet in nuovi segmenti di mercato sia nelle regioni remote che nelle economie emergenti.

Al test della piattaforma di comunicazione sperimentale hanno partecipato utenti reali, tra i quali anche un gruppo di uffici commerciali. Il progetto mirava ad assicurare la compatibilità della piattaforma sia con le reti di tipo wired che di tipo wireless.

Con un mix di tecnologia VoiP e tecnologia WiMax a banda larga, è stato possibile mettere a disposizione degli uffici vari servizi multimediali. Il test ha dimostrato che una piattaforma creata ad hoc può funzionare in modo ottimale offrendo servizi multimediali a basso costo in regioni remote o in aree rurali particolarmente difficili da raggiungere.

Secondo Mark Roddy, coordinatore del progetto Celtic Genesis e project manager dei progetti UE presso la Lake Communications, in Irlanda, il progetto ha consentito in modo ottimale l’uso di un servizio qualitativamente eccellente e l’accesso a varie applicazioni internet. “Una parte significativa del lavoro è stata dedicata alla messa a punto e al testing del sistema in laboratorio. Il test effettuato nell’area rurale è stata la prova finale di cui avevamo bisogno per dimostrare la realizzabilità del sistema. Lo stesso ci ha consentito di raccogliere i commenti degli utenti – per noi estremamente preziosi – grazie ai quali i partner del progetto stanno ulteriormente sviluppando i loro prodotti”.

Il successo del progetto ha già portato allo sviluppo del primo servizio VoIP in Spagna, messo a punto da Embou, il provider spagnolo di servizi internet (ISP) che ha condotto i test iniziali. Il servizio, che raccoglie più di 50 nuove adesioni al mese, ha determinato una forte crescita per la società, che prima del coinvolgimento nel progetto contava appena 1.500 abbonati.

Il progetto Celtic Genesis è stato accolto anche da altre società di telecomunicazioni. Alvarion, con sede in Israele, azienda pioniera nel campo del WiMax, ha utilizzato la nuova tecnologia per testare una stazione base (base station subsystem) preposta al controllo dell’accesso alla rete. Un’altra compagnia, la Telefónica I+D, ovvero la sezione di ricerca e sviluppo della compagnia di telecomunicazioni più grande della Spagna, ha invece sfruttato la tecnologia per testare avanzati servizi commerciali, quali un dispositivo per l’auto conferenza che sfrutta un rilevatore di presenza.

Santiago Martin, di Telefónica I+D, che ha coordinato il progetto Celtic Genesis in Spagna, ha commentato: “Non sempre è possibile ricorrere agli utenti reali già a questo punto del progetto e spesso è facile perdere di vista in che modo i prodotti possono essere utilizzati in situazioni reali. Le opinioni e i commenti degli utenti sono d’importanza fondamentale per i reparti di sviluppo commerciale”.

Tra le altre società che stanno aderendo al progetto figurano la norvegese ISP Gintel, che sta lanciando sul mercato una nuova serie di prodotti basati sulla tecnologia Celtic Genesis. “Il progetto ha consentito a Gintel di lavorare all’interno di un laboratorio di test altamente professionale e con un processo di validazione dell’utente ben organizzato: opportunità che hanno fornito input importanti per l’ottimizzazione dei prodotti”, ha affermato la società in una dichiarazione.

Per quanto riguarda il futuro, i partner di Celtic Genesis intendono orientare la loro ricerca all’accesso mobile alla piattaforma, attraverso un nuovo progetto chiamato Genesis X.

Sfogliando siti e brochure del progetto, non si comprende bene quale sia il ruolo di Italtel e Telecom Italia Lab nell’ambito di EUREKA e Celtic Genesis. Sarebbe interessante avere ulteriori dettagli in proposito.

Pino Bruno

Scrivo per passione e per dovere, sono direttore di Tom's Hardware Italy, ho fatto il giornalista all'Ansa e alla Rai e scrivo di digital life per Mondadori Informatica e Sperling&Kupfer

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