Banda larga: KA-SAT in orbita a novembre per navigare a 10 Megabit al secondo
24 Giugno 2010 Pubblicato da RG
- 24 Giugno 2010
- ATTUALITA', BUONI ESEMPI, SCENARI DIGITALI, SCIENZE
- banda larga, consumatori, digital divide, internet, satelliti, SCIENZE, telecomunicazioni
- 3 Commenti
Oggi (forse) è il giorno della banda larga, con il vertice degli operatori convocato al ministero per le comunicazioni. Comunque vada a finire, ci saranno aree del territorio che non saranno mai raggiunte dalla fibra ottica. La condanna al digital divide non è però definitiva. A novembre EUTELSTAT manderà in orbita il satellite KA-SAT, il primo al mondo attivo nella banda KA, in grado di permettere l’accesso a Internet anche nelle zone che non possono essere raggiunte dalle connessioni oggi disponibili. In Italia, ad esempio, il 35 per cento delle aree rurali.
Dopo circa tre mesi di test, il satellite lanciato con un razzo Proton dalla base russa di Baikonur, nel Kazakhstan – sarà operativo nella primavera 2011. La quantità di banda fornita da KA-SAT, associata al sistema di rete al suolo di prossima generazione, permetterà di portare la capacità operativa dei satelliti a livelli d’efficienza e di risorse mai raggiunti, con un traffico totale superiore ai 70 Gigabit al secondo.
La capacità resa disponibile da questa nuova infrastruttura creata tra il satellite e le sue stazioni d’accesso associate, segna una svolta importante nella fornitura di servizi di accesso IP via satellite, permettendo di aumentare a oltre un milione il numero di utenze che potranno essere servite a velocità paragonabili alla ADSL 2.
Il presidente di Eutelsat, Giuliano Berretta, sostiene che ”La potenza di questo satellite è pari a quella di 35 satelliti di tipo convenzionale e, con la stessa antenna, permetterà di ricevere sia internet sia la tv”. Una possibilità per la quale gli operatori televisivi si stanno organizzando fin da ora, ha aggiunto Berretta, e che è destinata ad aprire nuovi scenari. KA-SAT permetterà di coprire tutta l’Europa con dieci stazioni (due delle quali di riserva), collegate fra loro da un’autostrada di fibre ottiche.