La Repubblica: l’abbonato digitale è penalizzato
1 Agosto 2010 Pubblicato da Pino Bruno
- 1 Agosto 2010
- GIORNALISMI, SCENARI DIGITALI
- cittadinanza digitale, consumatori, editoria, iPad, iPhone, la repubblica
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Se un lettore si abbona all’edizione digitale di Repubblica (La Repubblica Extra) può accedere ai contenuti del giornale solo sul monitor del computer. Lo stesso abbonamento – 139 euro l’anno – non vale se si vuole sfogliare il quotidiano su iPhone o iPad, con le applicazioni dedicate. Strano, incomprensibile, ma vero. Va ancora peggio per chi è abbonato all’edizione cartacea dell’Espresso. Se vuole leggere l’edizione digitale (L’Espresso Extra), deve sottoscrivere un nuovo contratto. Intoppo burocratico? Disattenzione?
Constatazione amara. Anche un gruppo editoriale innovativo come La Repubblica – L’Espresso non riesce ad andare di là dal suo naso, a pensare che il contenuto prescinde dal contenitore. Carta o bit, poco importa. La separazione era forse comprensibile prima, quando non c’erano iPhone e iPad. Oggi sembra un inutile anacronismo, che penalizza chi i giornali vuole leggerli comunque e ovunque. Chiedere al lettore fidelizzato di pagare due volte per lo stesso prodotto è inaccettabile.
Cosa ne pensa, in proposito, Vittorio Zambardino, pioniere dell’edizione digitale di Repubblica?