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La censura ti censura? Aggirala con UltraSurf

La censura ti censura? E tu aggirala con UltraSurf. E’ un software gratuito creato per gli utenti dei paesi a basso, scarso o inesistente tasso di libertà. Permette di visitare siti web di tutto il mondo senza lasciare tracce, e salvaguardare così privacy e sicurezza personale.  Ci sono luoghi del mondo in cui andare su un sito proibito significa finire in galera. Ogni anno Reporters sans frontières  pubblica rapporti e classifiche sulla libertà di stampa e di espressione. L’Italia, ad esempio, nel 2010 è “stabile” al 50 posto (su 178), dopo Tanzania e Burkina Faso. UltraSurf può essere usato anche per entrare nei siti sottoposti a sequestro giudiziario.

Prendiamo il caso di The Pirate Bay, bloccato in tutta Italia dalla Guardia di Finanza di Bergamo.

Se provate ad aprirlo,  vi imbatterete in questa pagina:

UltraSurf è un piccolo tool per Windows che permette di aggirare il sequestro. Azione legittima o no? La risposta la daranno i giuristi. Entrare in un sito così è come rimuovere i sigilli di un edificio (cantiere, azienda, eccetera) sottoposto a sequestro giudiziario?

E se il sequestro – come nel caso di The Pirate Bay – viene vissuto dai più come una violazione della libertà in rete, come ci si deve comportare?

D’altronde, il mondo digitale ha confini più complessi di quelli territoriali. Per essere efficace, un sequestro deve avere valenza extra-nazionale e compiuto lì dove si trova il server che ospita il sito che si ritiene vìoli la legge. La Svezia, nel caso di The Pirate Bay. A questo principio dovrebbero attenersi quanti invocano il rispetto delle regole in rete, altrimenti la costrizione è facilmente aggirabile dagli utenti dei singoli paesi (italiani, per quel che riguarda The Pirate Bay).

Navigare in modo anonimo è un’opportunità già offerta sia da Google (con il  plug-in SSL) che da Firefox (con il plug-in UltraSurf). Dopo l’avvio, nel browser appare una finestra e un piccolo lucchetto giallo in basso a destra. Il lucchetto resta attivo per tutto il tempo necessario. Cliccando sul lucchetto si possono fare altre operazioni, ad esempio la cancellazione della cronologia di navigazione.

Dopo aver scelto la velocità di connessione, il tool si collega automaticamente al server più veloce (quasi sempre è il primo). Si apre una finestra di Internet Explorer o Firefox (unici browser funzionanti, almeno per ora) che agisce in modalità anonima. Quando si è connessi con il proxy di UltraSurf basta digitare l’indirizzo del sito  da visitare

 

 e il gioco è fatto:

UltraSurf, l’azienda che ha realizzato il tool libertario,  vanta performance di tutto rispetto:

  • Service provided for 7 years
  • Millions of users
  • Users from over 180 countries
  • Daily hits over 800 million
  • Daily traffic over 8,000 GB.

 

(Grazie a Massimo Penco, presidente dell’associazione Cittadini di Internet, per la collaborazione).

Pino Bruno

Scrivo per passione e per dovere, sono direttore di Tom's Hardware Italy, ho fatto il giornalista all'Ansa e alla Rai e scrivo di digital life per Mondadori Informatica e Sperling&Kupfer

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