Libia: la rivoluzione al telefono
14 Aprile 2011 Pubblicato da Pino Bruno
- 14 Aprile 2011
- APPROFONDIMENTI, ATTUALITA', RETI, SCENARI DIGITALI
- internet, Libia, rivolta popolare, telecomunicazioni
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E un tema da manuale delle rivoluzioni popolari. Quando un paese è spaccato a metà – da un lato il governo, dall’altro gli insorti – chi controlla le telecomunicazioni ha un vantaggio enorme, perché azzera o quasi le potenzialità logistiche e organizzative degli avversari. Lo si è visto in Tunisia, Egitto e Libia. La prima mossa dei regimi è stata la paralisi di internet e telefonia mobile. In Libia la contesa è ancora aperta, e così il fuoriuscito Ousama Abushagur, 31 anni, ha mollato il suo comodo e redditizio lavoro da ingegnere in Alabama e ha preso un aereo per Abu Dhabi, negli Emirati Arabi.
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Ousama Abushagur è il primo a destra, nella foto di Charles Levinson per il WSJ (cliccare per ingrandire)
Qui, nel riserbo totale, insieme con due amici d’infanzia, ha “spezzato” la rete di telefonia mobile del colonnello Gheddafi, ha scisso i ponti radio, bypassato le centrali controllate da Tripoli e- utilizzando le infrastrutture del regime – ha creato un sistema di telefonia mobile autonomo, attivo in tutto il territorio controllato dagli insorti.
Così, dal 2 aprile, circa due milioni di libici hanno la possibilità e la libertà di inviare e ricevere telefonate, messaggi, connessioni a internet senza che gli uomini di Gheddafi possano in alcun modo impedirlo.
La vicenda è raccontata dal Wall Street Journal.
Il ruolo dell’ingegner Ousama Abushagur è stato fondamentale. L’uomo e i suoi amici hanno raccolto fondi e acquistato il materiale tecnico necessario, che hanno trasferito a Bengasi dopo aver attraversato la frontiera con l’Egitto. Nella capitale della “Nuova Libia” sono stati assemblati ripetitori e centrali, mentre il governo degli Emirati e la compagnia di telecomunicazioni Etisalat, che ha fornito l’accesso al satellite, hanno attivato i link satellitari per far funzionare la rete mobile alternativa, battezzata Free Libyana.
Le rivoluzioni si fanno anche con la tecnologia.
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