Rete sotto assedio: censure americane a Mozilla Firefox
6 Maggio 2011 Pubblicato da RG
- 6 Maggio 2011
- ATTUALITA', BUONI ESEMPI, RETI, SCENARI DIGITALI, SICUREZZA
- censura, diritto all'informazione, FireFox, sicurezza informatica, Usa, WikiLeaks
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Mozilla Foundation ha risposto per le rime al Ministero statunitense per gli Interni (Homeland Security, DHS), che ha chiesto di rimuovere il componente aggiuntivo MafiaaFire dal catalogo del browser Firefox. Cosa fa MafiaaFire? Permette agli utenti di raggiungere comunque, su indirizzi alternativi, siti oscurati dalle autorità americane. Wikileaks, ad esempio, che gli Usa vedono come il fumo negli occhi, e tutti i siti percepiti come una minaccia alla sicurezza nazionale.
Il problema è che troppo spesso si getta via il bambino con l’acqua sporca. Così tra i siti bannati dalle autorità finiscono spesso pagine web “colpevoli” soltanto di promuovere il peer-to-peer o ospitare opinioni scomode. Insomma – dice Harvey Anderson, difensore della Mozilla Foundation – la richiesta puzza troppo di censura per essere accolta. “Rispettiamo tutte le ordinanze del tribunale, mandati e richieste a norma di legge, ma in questo caso – ha aggiunto Anderson – non vi è stata alcuna decisione del giudice”. La fondazione ha chiesto la prova della illegittimità del MafiaaFire, ma non c’è stata risposta. Così l’add-on , al momento, resta nel catalogo di Firefox.
Agendo così, il Dipartimento Homeland Security cerca di bruciare i tempi e evitare il ricorso alla magistratura. Un metodo fortemente criticato dalle associazioni che tutelano i diritti di libertà in rete. A febbraio il DHS ha chiuso 84.000 siti web per errore, in un’operazione contro la pornografia infantile.
Un consiglio? Se usate Firefox, scaricate subito MafiaaFire. Non si sa mai….
Fonte: Le Monde