Adsl più che Ne.Me.Sys sembra Caporetto
22 Dicembre 2011 Pubblicato da Pino Bruno
- 22 Dicembre 2011
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A leggere i dati diffusi da SosTariffe, più che alla nemesi[1], Ne.Me.Sys fa pensare piuttosto a Caporetto[2]. Insomma, lo strumento messo a disposizione da Agcom per permettere agli utenti di valutare la qualità della connessione Adsl si sarebbe rivelato abbastanza inconcludente. Scrive SosTariffe che soltanto 6500 utenti avrebbero utilizzato il software gratuito, unico test “legale” per fare test approfonditi sulla linea e ottenere “documentazione valida per rivalersi sul provider qualora non venissero rispettate le velocità e le prestazioni previste dal contratto di abbonamento”.
La Nemesi alata, armata di spada e clessidra, in un quadro di Alfred Rethel del 1834. La clessidra avrebbe funzionato meglio di Ne.Me.Sys?
Stando ai dati dell’Authority citati da SosTariffe, “solo 300 di coloro che hanno effettuato il test con Ne.me.sys hanno effettivamente utilizzato la documentazione per rivalersi con l’operatore e nel 40% di questi casi il provider ha provveduto a risolvere il problema”. Osserva giustamente Dario D’Elia su Tom’s Hardware: “su più di 20 milioni di navigatori online, una cinquantina sono quelli a cui è stato riconosciuto un disservizio reale”.
Ben altro ci si aspettava da uno strumento chiamato nemesi! A questo punto non ci resta che sperare nei risultati dello screening di massa deciso dalla Commissaria europea Neelie Kroes, per il quale si cercano volontari anche in Italia.
L’obiettivo di questi test è quanto mai importante, per smascherare le offerte fasulle di banda larga.
[1] Nemesi: personificazione della giustizia, in quanto garante di misura e di equilibrio spec. politico-sociale, e come tale divinizzata nell’antichità classica; modernamente intesa come fatale punitrice della tirannide e dell’egocentrismo attraverso le alterne vicende della storia (Il Devoto-Oli 2012).
[2] Caporetto: grave sconfitta, disfatta. Per antonomasia, dalla località presso Gorizia dove, nel 1917, durante la prima guerra mondiale, l’esercito italiano subì una grave sconfitta (Il Devoto-Oli 2012).
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