Jailbreak completo con un bicchierino di assenzio
23 Gennaio 2012 Pubblicato da Pino Bruno
- 23 Gennaio 2012
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- apple, iOS 5, iPad, iPhone, jailbreak
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Seguaci del jailbreak, tutti “a ber lo dolce assenzo d’i martiri” [1]. Si chiama infatti Absinthe (assenzio) il liquorino che il Chronic-Dev Team ha finalmente rilasciato anche per Windows. Bevanda indigesta per Apple, perché consente di sbloccare anche i dispositivi mobili di ultima generazione che imbarcano il sistema operativo iOS 5.0 e iOS 5.0.1, ma che avrà effetto salutare sugli utenti che vogliono avere mano libera sui loro aggeggi a mela. Dunque via libera definitiva al jailbreak anche per iPhone 4S e iPad 2.
Come si fa a sbloccare iPhone 4S (con iOS 5.0 e iOS 5.0.1) e iPad 2? Basta andare sul sito di Green Poison e cliccare
Qui per i Mac:
http://cache.greenpois0n.com/dl/absinthe-mac-0.2.zip
E qui per i Windows:
http://cache.greenpois0n.com/dl/absinthe-win-0.2.zip
Cosa fare dopo?
Gli utenti smanettoni non dovrebbero avere difficoltà. A quelli meno smaliziati, consiglio (come sempre) le guide di iPhoneItalia.com.
Qui c’è il link alla guida per Windows:
per chi ha il Mac, le indicazioni son qui:
Esaurite le lezioni tecniche, è doveroso sottolineare che il jailbreak potrebbe avere vita breve, poiché a giorni Apple dovrebbe rilasciare una nuova versione del sistema operativo, la iOS 5.1. Chi aggiornerà il dispositivo mobile, perderà gli effetti dell’assenzio. Chi non lo farà, potrà continuare a inebriarsi ma si perderà la messa a punto del sistema. La più importante riguarderà la durata della batteria di iPhone 4S, che dovrebbe aumentare del quaranta per cento.
I pro e i contro sono questi.
Va ricordato poi che il jailbreak è una pratica perfettamente legale. La pensano così lo U.S. Copyright Office, cioè l’agenzia federale statunitense che sovrintende al diritto d’autore, e la Library of Congress, la più grande biblioteca pubblica del mondo.
Infine un pizzico di cultura. L’assenzio era il liquore prediletto dei poeti maledetti. Baudelaire e Verlaine probabilmente scrissero le loro le poesie più belle sotto i fumi del suo alcol a 73 gradi.