L’Espresso quanto sei anacronistico
21 Gennaio 2012 Pubblicato da Pino Bruno
- 21 Gennaio 2012
- GIORNALISMI, SCENARI DIGITALI
- consumatori, editoria, Internazionale, l'espresso
- 1 Commento
“Gentile cliente, a seguito della sua richiesta la informiamo che l’abbonamento al servizio on-line de L’espresso extra è un servizio a pagamento del tutto estraneo all’abbonamento cartaceo. Essere abbonato alla versione cartacea de L’espresso non consente l’accesso gratuito al servizio online. Per informazioni sull’abbonamento a L’espresso online può visitare il sito: www.extra.kataweb.it. Cordiali saluti, Servizio Clienti Gruppo Editoriale L’Espresso”.
La risposta del servizio clienti dell’Espresso è inequivocabile. L’abbonato all’edizione di carta deve pagare il doppio per leggere il settimanale anche su PC, tablet o smartphone. Talvolta il magazine non viene recapitato in tempo, oppure si è in viaggio, o si vuol rileggere un articolo in ufficio ma il giornale è a casa (e viceversa)…
In fondo ci si abbona al contenuto, non al supporto. Lo hanno compreso bene settimanali più al passo con i tempi, come Internazionale, che fornisce un codice univoco al cliente (onde evitare accessi irregolari con lo stesso account), per avere il giornale sempre in tasca, anche in formato digitale.
Eppure L’Espresso dedica ampio spazio all’innovazione tecnologica e al mondo digitale. Firme prestigiose raccontano l’evoluzione dell’editoria al tempo di internet. Articoli e reportage che, evidentemente, quelli dell’ufficio abbonamenti non leggono.
“Content is King”, scriveva Bill Gates nel “lontano” 1996, prefigurando gli scenari del mondo editoriale di domani, con la caduta degli steccati tra carta e bit.
Sono passati sedici anni, ma all’Espresso non se ne sono accorti.
[subscribe2]