Archimede Pitagorico si fa in quindici
10 Maggio 2012 Pubblicato da Pino Bruno
- 10 Maggio 2012
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- SCIENZE, unione europea
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C’è un solo italiano tra i quindici finalisti del premio per l’inventore europeo dell’anno (European Inventor Award – EIA), assegnato dall’Ufficio europeo dei brevetti (EPO). E’ il fondatore della GEOX Mario Polegato, che ha ideato una scarpa più permeabile al vapore acqueo come soluzione al cattivo odore. L’imprenditore concorre premio alla carriera, insieme con l’ingegnere austriaco Josef Theurer, leader mondiale nelle macchine per la posa dei binari ferroviari con l’azienda Plasser & Theurer, e con il tedesco Josef Bille dell’Università di Heidelberg, specialista nella correzione di difetti visivi con il laser, la cui invenzione per la chirurgia oculistica laser (LASIK) può correggere miopia, presbiopia e astigmatismo.
Il premio vuole riconoscere il contributo degli inventori al progresso tecnologico, sociale ed economico. Duecento i partecipanti, quindici i finalisti selezionati dalla giuria internazionale per le cinque categorie: Industria, Ricerca, Piccole e medie imprese (PMI), Paesi non europei e premio alla Carriera.
“I brevetti – dice presidente dell’EPO, Benoît Battistelli – giocano un ruolo chiave nello stimolare l’innovazione, proteggere i posti di lavoro e far progredire la società. Dietro a ogni invenzione ci sono uomini e donne, guidati dalla passione per la scoperta, ai quali l’Ufficio europeo dei brevetti desidera rendere omaggio. Sono loro i veri eroi dell’economia del XXI secolo”.
I finalisti provengono da sette nazioni europee e da due paesi extra UE. Sono esperti in vari settori: tecnologia medica e medicina, telecomunicazioni, trattamento acque di scarico, riciclaggio batterie, stoccaggio dell’energia e ambiente, abbigliamento, tecnologia laser, fabbricazione e costruzione delle ferrovie.
Nella categoria Ricerca sono candidati tre team.
Del primo fanno parte il britannico Jason Chin e l’australiano Oliver Rackham, che hanno creato un metodo per incorporare amminoacidi non naturali nelle proteine, permettendo così ai biologi molecolari di controllare e chiarire le funzioni delle proteine nelle cellule con una precisione senza precedenti. La loro invenzione potrebbe rivoluzionare il modo in cui i pazienti sono curati in trattamenti terapeutici con sostanze simili alle proteine come quello con insulina, oltre a individuare il cancro a prostata, ovaie e colon.
Il secondo team è composto dai ricercatori francesi Gilles Gosselin, Jean-Louis Imbach e Martin L. Bryant, che hanno sviluppato un farmaco per l’epatite B più efficace degli altri.
Il terzo gruppo, composto dagli olandesi Mark van Loosdrecht, Merle Krista de Kreuk e Joseph Heijnen, ha inventato una tecnologia avanzata per il trattamento delle acque di scarico che utilizza la biomassa granulare aerobica ed è già applicata commercialmente. Il processo, chiamato NEREDA, riduce i livelli di azoto e fosfati del 95 per cento senza la necessità di ulteriori sostanze chimiche.
Il premio EIA è organizzato in cooperazione con la Commissione europea e con la presidenza di turno della UE, affidata in questo semestre alla Danimarca. I vincitori dell’EIA saranno rivelati il 14 giugno a Copenhagen durante la cerimonia di premiazione.