Addio vecchio Minitel ci hai fatto sognare
15 Giugno 2012 Pubblicato da Pino Bruno
- 15 Giugno 2012
- APPROFONDIMENTI, BUONI ESEMPI, RETI, SCENARI DIGITALI
- Archeologia informatica, bbs, Francia, Minitel
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E quando non c’era internet, come facevamo? Noi ragazzi smanettoni degli anni Ottanta ci arrangiavamo con i BBS, antesignani della rete, rudimentali bacheche elettroniche che ci costavano tempo, fatica e soldi. I modem viaggiavano a 1200 e poi 2400 bit per secondo e c’erano la teleselezione e la famigerata TUT, la tariffa urbana a tempo. Che invidia, quando andavo a casa di Olivier Laraque, a Parigi! Già nel 1982 il mio amico e collega aveva il Minitel in salotto. Digitava sulla tastiera il numero 3615 e andava in rete. Sul monitor monocromatico consultava l’elenco telefonico, gli orari dei treni e degli aerei Air France, aveva accesso a informazioni altrimenti difficili da ottenere (e acchiappava pure fanciulle!). Pensavo che il Minitel fosse ormai morto e sepolto, e invece ho letto che lo usano ancora 420mila utenti (il picco più alto è stato di 25 milioni) e che il servizio sarà definitivamente disattivato il 30 giugno, dopo trent’anni di onorato servizio. Insomma, negli anni Ottanta i francesi avevano in casa il nonno di internet e noi italiani ce lo sognavamo!
In realtà se lo sognavano pure gli americani, un gioiellino del genere. In Francia è stato il volàno per una miriade di startup, piccole e medie imprese che sono nate grazie al Minitel per offrire servizi finanziari, commercio elettronico, messaggeria istantanea, bacheche per incontri amorosi. Agli Stati Uniti gli prudeva che in Europa si facessero cose del genere. Nel 1990 il vice presidente Al Gore, uomo di fiuto per l’innovazione tecnologica, spedì a Parigi un suo uomo di fiducia, a scoprire i “segreti” del successo del Minitel.
La storia ci ha poi insegnato che le esperienze autarchiche, sia pure di successo, non hanno esito se non diventano globali. Il Minitel non era prodotto da esportazione. Il tentativo italiano del Videotel è fallito sul nascere. In Francia, poi, ha prodotto l’effetto indesiderato di rallentare la diffusione di internet. La Toile esagonale è nata tardi e per molti anni – soprattutto a causa del Minitel – ha avuto scarso impatto.
Trent’anni sono un’era geologica, nel mondo digitale e nei musei di archeologia informatica quel trabiccolo che allora ci sembrò magico e ci fece sognare merita senz’altro un posto d’onore.