eGovernment de’ noantri
11 Novembre 2012 Pubblicato da Pino Bruno
- 11 Novembre 2012
- E-GOVERNMENT
- agenda digitale, burocrazia, E-GOVERNMENT, pubblica amministrazione
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No, non è eGovernment questo. E’ una sadica parodia. La vendetta del burocrate con timbro e bollo, costretto dai tempi e dalla legge a usare il computer e la rete, ma a modo suo. Non per agevolare il rapporto tra cittadino e Pubblica Amministrazione ma per complicarlo ulteriormente. Accanimento formalista: “vuoi la modernità? Beccati questo”. Cos’altro pensare, dopo aver letto su Repubblica di domenica 11 novembre la lettera della signora Loredana Chieregato: “L’odissea di mio padre senza banca né computer”? Se questo è eGovernment, arridateci Policarpo de’ Tappetti, ufficiale di scrittura!
“Mio padre, operaio pensionato di 84 anni e, per sua fortuna, lucidissimo, deve ricevere soldi dal Comune di Roma. Recatosi negli uffici è stato invitato a fornire le coordinate bancarie. Lui non ha un conto corrente bancario ma il libretto postale. Non andava bene. Aveva però con sé il mio libretto e il mio assenso. Ma si è sentito rispondere che anche quello non andava bene, non essendo il suo. Il Comune ha preteso che lui acquistasse una carta prepagata (mio padre non sa neanche cosa sia) che è costata 5 euro presso una banca indicata dall’impiegato comunale e, ciliegina sulla torta, è stato invitato a consultare in Internet lo stato della pratica. Inutile dire che mio padre non possiede un computer. Questa operazione gli è costata due mezze giornate di file e spostamenti in autobus in giro per la città”.
E tutto ciò accade al Comune di Roma, che d’altro canto nella sua home page non indica gli indirizzi di Posta Elettronica Certificata (a parte quello dell’anagrafe), come impone la legge.