Un po’ di Decoro Urbano non guasterebbe
19 Novembre 2012 Pubblicato da Pino Bruno
Qual è la differenza tra cittadini e sudditi? Si potrebbe scrivere l’ennesimo saggio, sull’argomento, ma non è questo il luogo. Diciamo che potremmo essere un po’ meno sudditi partecipando alle iniziative concrete di cittadinanza attiva digitale. Non l’infinitesimo convegno sulla smart city, che fa tanto fumo e poco arrosto. Piuttosto una cosa semplice, come Decoro Urbano, “social network per favorire il dialogo tra i cittadini e le Pubbliche Amministrazioni. Un punto di ritrovo per chiunque sia desideroso di contribuire personalmente alla cura della propria città”.
Decoro Urbano è un sito internet e un’applicazione per smartphone. Il cittadino s’imbatte in una situazione poco piacevole – gestione dei rifiuti, manutenzione, segnaletica stradale, degrado nelle zone verdi, vandalismo, affissioni abusive, eccetera – scatta una foto, aggiunge una breve descrizione e invia tutto al network. Bastano pochi minuti. Il dispositivo associa automaticamente le coordinate GPS e posta la segnalazione sulla mappa. Da quel momento gli utenti possono commentarla, condividerla online o sottoscriverla (tasto DU IT!) accrescendone la visibilità.
Perché abbia efficacia, è necessario che la segnalazione arrivi a chi di dovere. Alcuni sindaci hanno già aderito al network. Scorrendo la lista dei Comuni Attivi, ci si rende conto che mancano all’appello tutte le grandi città, anche quelle che sbandierano progetti sulle smart cities. Eppure una città intelligente si misura soprattutto con il coinvolgimento di chi vi abita.
Tra l’altro aderire al network Decoro Urbano non costa nulla. Anzi, potrebbe essere un fiore all’occhiello del bravo amministratore, che ha tutto l’interesse ad intervenire tempestivamente per rimuovere le situazioni di degrado e risolvere le criticità con l’aiuto dei cittadini. Un esempio? Gli spazzaneve di Chicago. E, comunque, oggi 1.203.513 cittadini possono essere potenziali segnalatori nei comuni che già partecipano a Decoro Urbano.
E allora, rompiamo le scatole ai nostri sindaci. Chiediamo loro di aderire e raccontiamo la città che non ci piace. Alcuni sindaci lo fanno già con le bacheche personali sui social network, ma non è sufficiente.
Intanto Decoro Urbano “è diventata la prima applicazione offerta alle Pubbliche Amministrazioni attraverso Wikitalia, progetto per favorire l’open data e incoraggiare la partecipazione cittadina. Perchè User Generated Content ci piace, ma Citizen Generated Content ci piace anche di più. In linea con i principi fondativi di Wikitalia, oggi Decoro Urbano si è ulteriormente evoluto in un progetto open source. I dati delle segnalazioni, inoltre, vengono rilasciati con licenza Creative Commons 3.0”.
Decoro Urbano è anche su Facebook e Twitter. L’applicazione per iPhone si scarica qui, mentre per Android si deve cliccare qui.