Memoria fotografica del terremoto in Giappone
7 Dicembre 2012 Pubblicato da Pino Bruno
- 7 Dicembre 2012
- BUONI ESEMPI, SCENARI DIGITALI, SCIENZE
- Giappone, google, terremoto, Tsunami
- 1 Commento
Quando la ricostruzione sarà completata, del terremoto e dello tsunami dell’11 marzo 2011 in Giappone non resterà traccia, ma gli scienziati avranno a disposizione una miniera di informazioni e immagini sul disastro. Google si è mobilitata per il progetto Memories for the Future e ha fatto scattare foto ad alta risoluzione attraverso migliaia di chilometri nelle aree devastate.
Il risultato è un sito web senza precedenti, costruito con Street View, in cui è possibile mettere a confronto gli stessi luoghi, gli stessi edifici, prima e dopo terremoto e tsunami. In altre pagine si accumulano i ricordi personali dei sopravvissuti, che spediscono a Google foto e filmati di luoghi e persone che non ce l’hanno fatta.
La nostra speranza – dicono i promotori di Memories for the Future – è che il progetto possa contribuire a conservare i ricordi del terremoto, da trasmettere alle generazioni future.
Cliccate su questa pagina – the after – e trascinate l’omino giallo di Street View sulla mappa. Salirete a bordo della Google Car per un viaggio dal forte impatto emotivo.
PS. Lugubre coincidenza di cronaca: “Una forte scossa di terremoto, di magnitudo 7.4, è stata registrata oggi – 7 dicembre 2012 – alle 17.18 locali (9.18 in Italia) al largo delle coste orientali del Giappone. Il sisma è stato avvertito a Tokio. La Japan Meteorological Agency ha lanciato un allarme tsunami con onde alte fino a 1 metro nella prefettura di Miyagi, dopo la scossa. La prefettura di Miyagi fu coinvolta dal sisma e dallo tsunami del 2011. L’epicentro del terremoto, magnitudo è stato individuato nelle acque dell’Oceano Pacifico Settentrionale, a 492 chilometri da Tokyo, dove gli edifici hanno tremato in modo evidente, secondo quanto riportato dalla televisione pubblica Nhk. Secondo l’Usgs, l’istituto sismologico americano, la profondità dell’epicentro è di 32 chilometri”.