Illogica logistica del corriere
6 Aprile 2013 Pubblicato da Pino Bruno
- 6 Aprile 2013
- AU HASARD
- logistica, trasporti
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Giovedì prima di Pasqua un tipo mi spedisce un pacco urgente via corriere. Consegna garantita in ventiquattr’ore Succede che venerdì non sono in casa ma al lavoro. Recapito mancato. Sabato è sabato, domenica è domenica e lunedì dell’angelo è lunedì dell’angelo. So che riprovano più volte, da martedì, ma il corriere lavora esattamente nelle stesse ore in cui la gente è al lavoro e dunque il loop si ripropone. Loro vengono e io non ci sono. Venerdì, finalmente, il pacco arriva, ma solo perché il corriere intercetta un vicino volenteroso.
Fine della storia? Fatti miei? E no, perché questa logistica è illogica, inaccettabile al tempo in cui tutto è in rete, tutto è raggiungibile, tutto è (dovrebbe essere) easy. E’ uno spreco di tempo, di denaro, di CO2. Gli addetti del corriere, a bordo del loro camioncino, hanno girato a vuoto più di una volta. Hanno consumato benzina, hanno inquinato, hanno perso tempo prezioso, si sono innervositi, hanno fatto innervosire me e il tipo che mi aveva spedito il pacco.
Non voglio insegnare il mestiere a nessuno, ma non sarebbe stato meglio, al primo colpo, chiamare il destinatario (sarei io) sul cellulare, mandargli un sms, un tweet, un colpo di tamtam per fargli sapere:
“gentile signore, dobbiamo consegnarle un pacco. E’ in casa? Altrimenti dove possiamo raggiungerla? Possiamo eventualmente lasciarlo al vicino, al salumaio o al verduraio sotto casa”?
Direte voi, oggi c’è il tracking online, che ti segue il pacco minuto per minuto. Già, ma il tracking non è mai veramente aggiornato. A volte arriva prima il pacco e quindi, qualche ora dopo, ti arriva l’sms per informarti della consegna. Troppo tardi, grazie, già fatto, non c’era bisogno di disturbarsi. E poi il tracking non ti dà mai la notizia più utile: a che ora arriva il pacco? Nessun corriere, infine, ha una applicazione per dispositivi mobili degna di questa nome, che serva a risolvere il problema della consegna sicura.
Moltiplicate un caso per mille e immaginate tanti furgoncini di tanti corrieri ogni giorno in giro per le città, alla ricerca disperata di destinatari che non sono in casa perché stanno a lavorare. Una telefonata costa, un sms costa, ma molto, molto meno del carburante bruciato, del tempo gettato via, di questo vano rincorrersi.
Illogica logistica del corriere.