Il drone fotografo è su Dronestagram
24 Luglio 2013 Pubblicato da Pino Bruno
- 24 Luglio 2013
- ATTUALITA', SCENARI DIGITALI
- drone, fotografia
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E se invece di far volare i droni per uccidere e bombardare li usassimo per scattare foto dei più bei posti del mondo e condividerle sui social network? L’idea è di Dronestagram, che non nasconde l’ambizione di diventare l’Instagram delle immagini dall’alto. Quelle che nessun fotografo, professionale o in erba, potrà mai immortalare altrimenti. Droni fotografi, dunque. Ce ne saranno sempre di più, man mano che questi piccoli oggetti volanti muniti di video e foto camera, da pilotare con smartphone e table, si diffonderanno e saranno alla portata di ogni tasca. I numeri cominciano a diventare importanti. Solo Parrot in meno di tre anni ha venduto cinquecentomila AR.Drone. Semmai dovremo imparare a difenderci dagli eccessi, da voyeur e paparazzi, ma questa è un’altra storia.
Dronestagram è un sito già ben frequentato, a giudicare dalla qualità delle immagini postate dagli utenti. Certo, c’è drone e drone e poi fotocamera e fotocamera. Non è soltanto questione di hardware e pixel. Un buon scatto aereo dipende da un’infinità di fattori, dalla luce e dal vento. Già, il vento. Se ce n’è tanto, il drone scarroccia a scapito della nitidezza. Anche la scelta dell’inquadratura non è secondaria. Se si pilota con il tablet, il display più grande facilità il compito, mentre con lo smartphone si perdono i dettagli. Comunque la post-produzione aiuta. Basta sfogliare la galleria delle foto già ospitate sul sito, suddivise per categorie.
Ci sono immagini amatoriali, scenari urbani, panorami, realtà industriali, località turistiche, monumenti e una miscellanea di scatti curiosi. Eric Dupin, francese, promotore di Dronestagram, crede nel successo del suo progetto e rilancia su VentureBeat. Dice di volerne fare la Google Maps della fotografia aerea, mappare il pianeta non dal satellite bensì a poche decine di metri da terra. Mappare, geolocalizzare e aggregare.
Dronestagram è una startup con appena tre dipendenti ed è in cerca di investitori, ma Eric Dupin non demorde. Dice che i soldi li troverà. Glielo auguriamo. Una geomappa mondiale a volo d’uccello non è una cattiva idea. Intanto restiamo in attesa di una applicazione che permetta un più facile e immediato upload delle immagini, mentre continuiamo a sfogliare bellissime foto di castelli, villaggi, spiagge, monumenti e città.
Quanto a voyeur e paparazzi, con la diffusione dei droni occhiuti arriverà anche la piccola contraerea.