Ogni tv diventa smart con Google Chromecast
26 Luglio 2013 Pubblicato da Pino Bruno
- 26 Luglio 2013
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Google ha svelato Chromecast, un piccolo hot-spot Wi-Fi da collegare al proprio televisore HD per la fruizione di contenuti video (max 1080p) provenienti dal Web oppure dal proprio tablet, notebook o smartphone. Al primo sguardo sembra una penna USB, ma in verità integra da un lato una porta HDMI e dall’altro una mini-USB per l’alimentazione. L’idea è quella di consentire a qualsiasi dispositivo di casa di diventare un media center e trasformare la propria TV LCD o Plasma in una Smart TV. Google ha confermato infatti che Chromecast consente la ricezione di Netflix, YouTube, Google Play Movies & TV e Google Play Music. Per il futuro sono previste nuove app, come ad esempio Pandora.
L’idea di Google è risolvere il problema del dialogo fra i dispositivi mobili e il televisore con strumenti economici e di facile uso. Nexus Q a 299 dollari costa troppo e il software Google TV ha troppi difetti e problemi nella gestione della connettività.
“Quando Chromecast è collegato, puoi usare il tuo cellulare, tablet o portatile per scorrere e trasferire contenuti alla TV, avviare, mettere in pausa, gestire il volume e altro”, sottolinea Google. “Ma rispetto ad altri servizi di streaming, puoi anche fare più azioni – spedire mail, navigare online – mentre godi di quello che scorre sullo schermo TV”.
Inoltre si tratta di un dispositivo capace di dialogare con piattaforme diverse: dai tablet Android, agli iPhone, Windows, Chrome per Mac, etc. Ovviamente l’abbinamento con il nuovo Nexus 7 è ideale.
Google ha già pensato agli sviluppatori e presentato Google Cast, la tecnologia che consentirà di implementare nuove funzioni e ampliare l’offerta di prodotti hardware compatibili. In ogni caso si tratta ancora di una Beta.
Chromecast è disponibile negli Stati Uniti a 35 dollari su Google Play, Amazon.com e BestBuy.com. È prevista anche una promozione che regala tre mesi gratuiti di Netflix.
A questo punto si accende la sfida con l’Apple TV, che sebbene domini nel settore con 5,3 milioni di unità vendute costa qualcosa di più ha qualche limitazione, e la tecnologia MHL (Mobile High-Definition Link) che ha bisogno ovviamente di prodotti compatibili.
“Con questo entreremo in un mondo dove non avrai bisogno di un secondo dispositivo se hai già uno smartphone con questo tipo di possibilità”, ha sottolineato Aaron Kessler, analista di Raymond James.
In secondo luogo bisogna riconoscere che siamo di fronte a uno dei primi esempi di avanzata sinergia tra Chrome e Android. Chromecast infatti si affida a una versione alleggerita di Chrome OS capace di dialogare con le versioni aggiornate delle app di YouTube, Netflix e Google Play Android. Inoltre funziona perfettamente con il browser Chrome su Windows, Mac e Linux. Senza contare alcune app iOS espressamente sviluppate da Google.
L’esperienza Chrome-Android diventa così unica.
(via Tom’s Hardware)