La mia banda suona il rock
7 Agosto 2013 Pubblicato da Pino Bruno
- 7 Agosto 2013
- AU HASARD
- banda larga, fastweb
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Da oggi la mia banda suona il rock. Non per merito di Ivano Fossati bensì di Fastweb, che mi ha collegato alla rete in fibra ottica senza farmi spendere un centesimo in più. Non è che la fibra arrivi proprio dentro casa. Dal punto di vista tecnico si tratta di una connessione Fiber to the Street (FTTS). Cioè la fibra ottica, parte dalla centrale e arriva fino alla centralina più vicina (il cosiddetto cabinet). Dal cabinet all’abitazione c’è sempre il vecchio doppino di rame, che copre l’ultimo tratto (il last mile, l’ultimo miglio, nel gergo delle telecomunicazioni). In genere si tratta di 250 metri al massimo, dal cabinet all’utenza servita. A differenza dellaFiber to the Home, cioè la fibra fin dentro casa, la Fiber to the Street è più economica, perché non è necessario sostituire il doppino di rame nell’ultimo tratto. La migrazione è gestita a distanza. Si deve solo sostituire il router. Detto ciò, prima la mia banda suonava solo il liscio, come in una balera romagnola, e da oggi va invece sulle note di Fossati.
Se volete dettagli, ecco i risultati dei test appena fatti. Fastweb dice che la “velocità di connessione passa a 20 Mega in download e 10 mega in upload” e i dati non si discostano molto dalla promessa:
18,55 Mb/s in download
8,84 Mb/s in upload
Il test del Ping assegna il grado A (cioè l’eccellenza) alla connessione, senza perdita di pacchetti.
Insomma, davvero un ottimo lavoro e senza addebiti sull’abbonamento. C’è da aggiungere che presto la velocità in download potrebbe essere incrementata a 30 Mb/s, almeno così mi hanno riferito fonti interne a Fastweb.
PS. Qualcuno dirà: è uno spottone a Fastweb. Ebbene sì, del tutto meritato.