Scienziati davvero così improbabili? Ecco gli IgNobel 2013
13 Settembre 2013 Pubblicato da Pino Bruno
- 13 Settembre 2013
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Davvero così improbabili gli scienziati premiati ieri ad Harvard? Prima ridere, poi riflettere, dicono i promotori degli IgNobel, riconoscimenti annuali alle ricerche apparentemente inverosimili, strampalate e involontariamente ridicole realizzate da scienziati di tutto il mondo. Burloni? La goliardia è certamente il motore dell’iniziativa, ma intanto da ventitré anni gli studenti della Society of Physics dell’Università di Harvard riescono a stimolare l’interesse del pubblico per la scienza, la medicina e la tecnologia. Quanto ai vincitori, invece di sentirsi sbeffeggiati, stanno al gioco e vanno ad Harvard a spese loro perché gli IgNobel vengono consegnati da autentici premi Nobel. Alla cerimonia per gli IgNobel 2013 che si è svolta ieri sono infatti intervenuti i (veri) premi Nobel per la fisica Roy Jay Glauber, Frank Wilczek e Sheldon Lee Glashow, il premio Nobel per l’economia Erik Maskin, il premio Nobel per la chimica Dudley Herschbach.
Sul palco si sono susseguiti ricercatori e scienziati giovani e meno giovani, in un crescendo di paradossale comicità. Tra i premiati per la fisica anche gli italiani Alberto Minetti, Germana Cappellini, Nadia Dominici e Francesco Lacquaniti, autori con altri di una ricerca tesa a dimostrare che anche gli uomini potrebbero camminare sulla superficie di uno stagno se fossero sulla Luna, dove la forza di gravità è molto ridotta rispetto alla Terra. Gli esperimenti sono stati condotti sulle lucertole. (“Humans Running in Place on Water at Simulated Reduced Gravity,” Alberto E. Minetti, Yuri P. Ivanenko, Germana Cappellini, Nadia Dominici, Francesco Lacquaniti, PLoS ONE, vol. 7, no. 7, 2012, e37300).
Premio per l’ingegneria di sicurezza al ricercatore statunitense, Gustavo Pizzo, che ha brevettato un sistema per intrappolare gli aspiranti dirottatori aerei, chiuderli in un botola, impacchettarli e paracadutarli direttamente nelle mani della polizia. (Gustano A. Pizzo, Anti hijacking system for aircraft, May 21, 1972. US Patent #3811643).
Quanto alla chimica, si sono aggiudicati l’IgNobel 2013 i giapponesi Shinnsuke Imai, Nobuaki Tsuge, Muneaki Tomotake, Yoshiaki Nagatome, Toshiyuki Nagata, and Hidehiko Kumgai. Hanno scoperto che le cipolle ci fanno piangere perché si determina un processo biochimico molto più complesso di quello spiegato finora da altri ricercatori (Nature, Plant Biochemistry: An Onion Enzyme that Makes the Eyes Water).
Tutti gli altri premiati, per ricerche altrettanto improbabili, sono sul sito ufficiale degli IgNobel.
Novità dell’edizione 2013 il premio per la pace, assegnato congiuntamente al presidente bielorusso, Alexander Lukashenko, per aver dichiarato illegale applaudire in pubblico, e alla polizia bielorussa per aver “arrestato un uomo con un braccio solo che applaudiva”. Ad Harvard, ovviamente, non si sono presentati né Lukashenko, né i poliziotti bielorussi. Improbabile che conoscano l’ironia.
Forse un giorno i ricercatori premiati con gli IgNobel si prenderanno una bella rivincita. Ce lo auguriamo. In fondo molte grandi scoperte scientifiche sono nate da altri presupposti, quasi per caso.