È un mago? No si informa su Facebook e noi siamo polli
7 Ottobre 2013 Pubblicato da Pino Bruno
- 7 Ottobre 2013
- AU HASARD
- Facebook, furto di identità, phishing, privacy, social network
- 2 Commenti
Sarà pure Data Mining faidate, ma funziona. Eccome se funziona. Questo spot, trasmesso da una rete televisiva belga, gira in rete da quasi un anno e dunque se l’avete già visto passate oltre. Se vi fosse invece sfuggito e siete frequentatori assidui dei social network, dategli un’occhiata. C’è un finto mago che dice di saper leggere la mente. Parecchi passanti accettano di sottoporsi all’esame e restano esterrefatti. Davvero Dave sa tutte quelle cose di loro? E come fa?
La risposta è dentro di noi, per dirla con Quelo, e purtroppo non è sbagliata. Prima di ricevere le sue cavie, il mago Dave ha fatto chiedere come si chiamano, poi è andato su Facebook e altri social network e ha sbirciato nelle bacheche. Dove ha trovato di tutto. Troppo. Perché condividere di sé cose così personali non è un bene.
Dave è un giocherellone, ma c’è chi del Data Mining fa sfracelli. Intanto i cacciatori di teste che reclutano per conto delle aziende, che prima di assumere vogliono sapere chi si prendono in casa. E poi i delinquenti veri e propri, che sfruttano le nostre debolezze per compiere una serie infinita di reati. Ne cito solo alcuni: furto di identità, adescamento, ricatto, stalking, phishing. Insomma, un po’ di sobrietà sui social non guasterebbe.
Proprio oggi il Censis ha diffuso questi dati: solo il 40,8% degli utenti di Internet adotta almeno una tra le misure fondamentali per la salvaguardia della propria identità digitale (limitazione dei cookies, personalizzazione delle impostazioni di visibilità dei social network, navigazione anonima).
PS. Grazie a Lello Gelao per la dritta.