Su Facebook i ragazzi saranno più esposti ai rischi
17 Ottobre 2013 Pubblicato da Pino Bruno
- 17 Ottobre 2013
- ATTUALITA', SCENARI DIGITALI, SICUREZZA
- data mining, Facebook, privacy
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Non vorrei essere nei panni di un genitore di adolescenti. Facebook sta per cambiare le regole di privacy per i minorenni. Tra qualche giorno i messaggi postati dagli utenti della fascia d’età fra i 13 e i 17 anni potranno essere visibili anche agli “amici degli amici”. Finora questa opzione era disattivata. Adesso i ragazzi potranno invece scegliere l’impostazione aperta. Per circoscrivere critiche e proteste, il social network avvertirà gli utenti minorenni con un messaggio “pedagogico”.
Facebook dirà dunque ai ragazzi di fare attenzione, perché cambiando le impostazioni di privacy, il post potrebbe essere visibile da altri utenti, oltre quelli della cerchia ristretta degli “amici”. Com’è noto, il social network non accetta iscrizioni di chi ha meno di tredici anni, anche se l’ostacolo si può aggirare senza troppe difficoltà. D’altronde la fascia d’età che va dai 13 ai 17 anni è particolarmente appetibile per pubblicitari e società specializzate nella raccolta di informazioni personali (data mining).
Nelle note a margine delle nuove regole per i minorenni, Facebook dice di avere molto a cuore la sicurezza dei ragazzi (We take the safety of teens very seriously), ma la decisione sembra andare nella direzione opposta. E i dati che sto per sciorinarvi non sono confortanti.
“Su Internet il 30% degli adolescenti ha comportamenti nella socializzazione con sconosciuti che possono esporre a rischi”, ha sottolineato di recente la Società Italiana di Pediatria. L’indagine “Adolescenti e Socialità” realizzata dalla Società Italiana di Medicina dell’Adolescenza e dall’Associazione Laboratorio Adolescenza, ha evidenziato che “per il 56% degli adolescenti intervistati dare l’amicizia su Facebook ad uno sconosciuto NON è pericoloso”.
Inoltre, si legge ancora nel rapporto, “Per una fascia compresa intorno al 30-35% NON è pericoloso, sempre nei rapporti virtuali con uno sconosciuto, scambiarsi il numero di telefono, inviare una propria foto, dirgli la scuola che si frequenta e la città in cui si vive. Per il 26% NON è pericoloso neanche accettare un incontro (a condizione che all’incontro ci si vada in compagnia di altri amici) mentre un incontro “da soli” NON è pericoloso per il 15% dei maschi e per il 5% delle femmine”.
Infine, dicono gli esperti, una “cartina al tornasole di come l’abitudine all’uso di Internet, ed in particolare dei social network, comporti una tendenza ad essere sempre meno prudenti ce la dà la risposta che gli adolescenti, nel corso degli ultimi anni, hanno dato alla domanda “Hai mai inviato o pubblicato in Internet una tua foto “provocante” ?”. Nel 2009 ha risposto “si” il 7,7% del campione; nel 2011 l’11,2%; e nel 2013 il 16,8% (18,7% delle femmine). L’indagine è stata svolta nell’anno scolastico 2012-2013 su un campione nazionale rappresentativo di 2000 studenti di terza media (età 12 – 14 anni)”.