Avatar bambina per scovare i pedofili su Internet
6 Novembre 2013 Pubblicato da Pino Bruno
- 6 Novembre 2013
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Il fenomeno del Webcam Child Sex Tourism (WCST) si diffonde a macchia d’olio. Sono i predatori sessuali che pagano i bambini dei paesi poveri per mostrarsi nudi davanti alla webcam. In poco meno di tre mesi i volontari olandesi dell’organizzazione Terre des Hommes (TdH) ne hanno individuati ventimila e identificati mille, grazie all’aiuto di una bambina-avatar virtuale realizzata con tecniche 3D. Il rapporto di Terre des Hommes – più di cento pagine – è devastante, così come il video diffuso su YouTube.
Sweetie è il nome della bambina digitale usata come esca per stanare i pedofili dai coraggiosi militanti dell’organizzazione internazionale fondata nel 1960 a Losanna per iniziativa del giornalista Edmond Kaiser: un “movimento di aiuto immediato e diretto all’infanzia”. I nomi dei predatori sessuali sono stati trasmessi alle autorità di polizia dei 65 paesi di residenza. L’organizzazione ha voluto così dimostrare che è possibile agire con maggiore fermezza per stroncare il fenomeno che vede tra le vittime decine di migliaia di bambini, soprattutto nelle Filippine.
I detective di TdH hanno agito da una sala operativa allestita dall’organizzazione ad Amsterdam, proponendo la loro esca virtuale in varie chat pubbliche e social network. Nel corso delle indagini i ricercatori si sono imbattuti in centinaia di siti frequentati dai predatori sessuali. D’altronde l’FBI statunitense sostiene che ci siano 40.000 chat pubbliche sulle quali i pedofili sono molto attivi. Le stime delle Nazioni Unite parlano di 750.000 pedofili presenti su internet.
Le tecniche per stabilire i contatti sono mostrate nel video diffuso su YouTube:
Sweetie è riuscita ad ingannare molti adulti, che hanno interagito con la bambina virtuale fornendo involontariamente agli operatori di Terre des Hommes le informazioni utili per la loro identificazione. “Erano pronti a pagare per atti sessuali davanti alla webcam”, ha raccontato il direttore della sezione olandese di Terre des Hommes, Albert Jaap van Santbrink. L’organizzazione ha lanciato l’iniziativa per sensibilizzare l’opinione pubblica e le autorità sul fenomeno della prostituzione minorile su internet e denunciare il numero ridotto di arresti eseguiti per quello che definisce “il turismo del sesso con i bambini via webcam”: solo sei in tutto il mondo negli ultimi anni.