innovAttivi si diventa (ma alcuni ci nascono)
24 Gennaio 2014 Pubblicato da Pino Bruno
- 24 Gennaio 2014
- BUONI ESEMPI
- comunicazione, università
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Non tutto è perduto finché ci saranno in giro ragazzi come quelli che ho appena conosciuto. Sono una quarantina di studenti del corso di laurea magistrale in Scienze dell’Informazione Editoriale, Pubblica e Sociale dell’Università di Bari. Hanno lavorato in gruppo, messo insieme passione, competenze, peculiarità. Hanno studiato tutte le declinazioni del verbo comunicare e dunque perché non mettere in pratica quanto hanno appreso? Così hanno fatto una lezione collettiva, si sono presentati in pubblico, si sono messi in gioco, hanno convinto.
Esperimento riuscito, grazie ai loro talenti e alla prof Ileana Inglese, docente del laboratorio di organizzazione eventi, che ha saputo motivarli e coordinarli. E siccome un giorno – speriamo il più presto possibile – questi ragazzi saranno giornalisti, scrittori, PR, editor, pubblicitari, designer, web content, web manager, esperti di marketing e chissà cos’altro proporrà l’evoluzione tecnologica, ecco un nickname che ben si attaglia: #innovAttivi.
Così si raccontano:
“Chi sono gli innovAttivi? Pensate a una unione esplosiva tra competenze e voglia di mettersi in gioco, adoperando gli strumenti della comunicazione digitale nell’era del 2.0. L’obiettivo principale di questo progetto è mettere in moto il learning by doing, modalità di apprendimento attraverso l’attività pratica privilegiata soprattutto dalle università anglosassoni, per confrontarsi con le reali problematiche dell’organizzazione di eventi, sviluppando quelle competenze trasversali che rendono un candidato idoneo a qualsiasi tipo di offerta lavorativa.
La definizione innovAttivi è stata pensata dagli stessi studenti, coniugando la propensione all’innovazione e alle nuove richieste del mondo del lavoro con la tenacia e l’esigenza di dare visibilità alle proprie capacità personali e professionali, condividerle e metterle in pratica, attraverso tutti gli strumenti comunicativi e digitali che l’era moderna ci mette a disposizione”.
I quarantadue innovAttivi hanno parlato di uso sapiente dei social network, di nuova editoria, di marketing culturale, comunicazione emozionale e creativa, barriere linguistiche, visual identity. Pane quotidiano per chi studia comunicazione. Si dice spesso che nelle Università italiane ci sia troppa accademia e poco laboratorio, molta teoria e rara pratica, tanto fumo e scarso arrosto.
Con gli innovAttivi si va controcorrente. Un esempio tra i tanti? L’eBook realizzato dagli studenti del laboratorio di editoria libraria e multimediale curato dalla prof Carlotta Susca e dedicato alle serie televisive. Il prototipo – Ipertesti seriali, dal piccolo schermo alla multimedialità – si può sfogliare qui.
Trovate gli innoVattivi: